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A queste parole repressi a stento un sorriso, pensando che cosa avessi fatto di grande nel mondo, perchè a me, uno straniero della Prussia orientale, si venisse a chiedere un parere per una corporazione di sarti dell'Umbria! Assunsi però un atteggiamento grave e solenne, come un savio greco.

«Quando si dice che le terre dei latifondi non sono atte ad altra produzione che a quella dei cereali e che al loro spossamento per le replicate colture non possa altrimenti rimediarsi che col lasciarle a pascolo naturale per più anni, si dimenticano tutti i prodigi della coltura intensiva mediante gli avvicendamenti e gl'ingrassi. Le terre sabbiose e pantanose della Prussia orientale sotto un cielo inclemente, sono senza dubbio più sterili di ogni peggior angolo della Sicilia, eppure se ne cava grande profitto. L'agricoltura fiamminga, una delle più perfette del mondo si esercita su terre, che sono il peggior suolo dell'Europa. Il clima ed il terreno presso le citt

Si sperava specialmente sull'approvazione tacita del protettore di Francia, e sul suo consenso alla modificazione del trattato di settembre. In Inghilterra correvano delle voci che affermavano prossima questa modificazione, per l'estate futura, e che Napoleone si sarebbe ricreduto e si sarebbe deciso all'intervento dopo che aveva appreso di sicure offerte di Rattazzi alla Prussia. Comunque sia, Napoleone non poteva lasciar manomettere dalla parte rivoluzionaria, contro la quale egli si era drizzato, un trattato da lui confermato e riconosciuto; egli intervenne poichè lo Stato Romano non si era sollevato a favore del Papa e del Potere spirituale, col quale voleva mantenersi in buona amicizia, dapprima esitando e temporeggiando, poi con inconsiderata gravit

Il caso volle che l'8 giugno di quell'anno stesso si celebrasse in Germania una solenne festa nazionale; si scoprì il grande monumento di Lutero, a Worms, alla presenza del Re di Prussia, lo scudo della chiesa protestante, il capo della Nazione tedesca, e l'ormai certo restauratore dell'Impero.

E la guerra diplomatica inspirata e iniziata dall'Austria, dalla Prussia e dalla Russia, finì per concentrarsi sotto la direzione della Francia.

È noto che Luigi XVIII non si mostrò affatto quello schiavo dello straniero, che lo tacciò l'opposizione invelenita. Quantunque partendo dall'Inghilterra avesse detto al principe reggente le indecorose parole: «dopo Dio, devo il mio trono a questo glorioso paese», pure non gli mancò interamente il senso dell'onore dello stato. il paese dové in minima parte alle sue preghiere le miti condizioni della prima pace di Parigi. Poi, in onta, naturalmente, alla Germania, cercò di strappare lo stato all'isolamento, e al Congresso di Vienna gli riuscì di stringere contro la Prussia e la Russia l'alleanza, che era tanto onorevole per l'abilit

XIV. Russia. L'Italia che dianzi aveva tutti contro di , oggidì pare che abbia tutti per cospiranti; nemici tra loro, o sospettati di poter domani diventare nemici, in ciò solo unanimi stupendamente: Prussia e Francia, Inghilterra e Russia. Anche Russia chiede un congresso; altri dice per la Turchia, cioè per la cristianit

Questo faremo; ma voi, Sire, non ci mancate all'impresa: nel sapere scegliere il momento è riposta la somma delle cose; ed ora è il momento: ora che la Russia spossata da una lotta sanguinosa, travagliata negli eserciti dalle opinioni e da' morbi, screditata in faccia all'Europa, ha d'uopo rifarsi col riposo e riordinarsi: ora che la Prussia è agitata da terrori di sommosse all'interno, e costretta a serbar le sue forze per una guerra che un colpo di fucile belgico può rompere da un momento all'altro: ora che l'Inghilterra è condannata all'inerzia, finchè non sia consumata la gran lite della potenza popolana e della feudale aristocrazia. E la nazione francese è per voi. Or che temete? Il Tedesco? gridategli guerra: ardite guardar da vicino questo colosso, composto di parti eterogenee, minato in Galizia, nella Ungheria, nella Boemia, nel Tirolo, nella Germania; e che non è forte se non dell'inerzia, e perchè altri è debole. Gridategli guerra e assalite: l'assalitore ha immenso vantaggio sul suo nemico. Una voce ai vostri, una voce alla Lombardia, e avanzatevi rapidamente. L

Questa bella commedia dimostra come il vecchio Federico rimanga, quasi un mito, vivo anche nella memoria del popolo italiano che ancor oggi nei tedeschi distingue gli austriaci dai prussiani. Della Prussia non conosce che la storia del vecchio Federico che considera come un secondo Attila, e come vincitore degli austriaci.

Gli Italiani dovevano questo grandioso risultato ai fatti d'arme della Prussia. Il potente legame d'alleanza, a cui essi avevano serbato fedelt