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Aggiornato: 29 giugno 2025
«Lucia chiese costei», cioè questa donna chiese Lucia, «in suo dimando», cioè nel suo priego.
ma priego che m'addite la cagione, si` ch'i' la veggia e ch'i' la mostri altrui; che' nel cielo uno, e un qua giu` la pone>>. Alto sospir, che duolo strinse in <<uhi!>>, mise fuor prima; e poi comincio`: <<Frate, lo mondo e` cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete ogne cagion recate pur suso al cielo, pur come se tutto movesse seco di necessitate.
Ma perché piú perdo tempo in lamentarmi, e non batto la porta di Pardo? Toc. PARDO. Che buona nuova, balia mia? BALIA. Vengo con buona intenzione di farvi bene. PARDO. Ed io vi ricevo con miglior volontá. BALIA. Vi priego per l'antica amicizia che è stata fra noi, per la vicinanza e per l'etá vostra veneranda, che piacciavi darmi udienza per poco tempo.
E io, che mai per mio veder non arsi più ch’i’ fo per lo suo, tutti miei prieghi ti porgo, e priego che non sieno scarsi, perché tu ogne nube li disleghi di sua mortalit
22 Sì che, o chiaro fulgor de la Fulgosa stirpe, o serena, o sempre viva luce, se mai mi riprendeste in questa cosa, e forse inanti a quello invitto duce per cui la vostra patria or si riposa, lascia ogni odio, e in amor tutta s'induce; vi priego che non siate a dirgli tardo, ch'esser può che né in questo io sia bugiardo.
La qual fede quanto fervente e ferma fosse, apparve nella femmina cananea, la quale, ancora che non fosse del popolo di Dio, nondimeno tanta fede ebbe in Gesú Cristo, che istantissimamente il pregò che liberasse la figliuola dal dimonio che la 'nfestava; e, non essendole da Cristo alcuna cosa risposto, la intera fede la fece ferma e costante di perseverare nel priego incominciato.
Ed io vorrei morir mille volte prima che ciò m'accadesse. Voi altri signori ricchi stimate poco l'onor de' poveri; e noi poveri gentiluomini, non avendomo altro che l'onore, lo stimiamo piú che la vita. Però lo priego ad ammogliarsi con le sue pari e lasciar che noi apparentiamo fra' nostri.
Ponetemi le mani al petto, ché troverete certe coselline d'oro, parte donatemi da voi e parte mie, segnali infelici per trovar il mio misero padre: vi priego a ripigliarvele e tenerle appresso di voi, accioché vi rinfreschino la memoria de' nostri amori.
Ed ella a me: <<Chi t'ha dunque condotto qua su` tra noi, se giu` ritornar credi?>>. E io: <<Costui ch'e` meco e non fa motto. E vivo sono; e pero` mi richiedi, spirito eletto, se tu vuo' ch'i' mova di la` per te ancor li mortai piedi>>. <<Oh, questa e` a udir si` cosa nuova>>, rispuose, <<che gran segno e` che Dio t'ami; pero` col priego tuo talor mi giova.
Il Ratto Ma tutto è indarno: chè fermata e certa Piuttosto era a morir, ch'a satisfarli. Poichè ogni priego, ogni lusinga esperta Ebbe e minacce, e non potean giovarli, Si ridusse alla forza a faccia aperta. ARIOSTO, Orlando Furioso. Il Conte, dato uno sguardo nell'anticamera, accennando all'altro gentiluomo favellò: Signor Duca, favorite...
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