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Aggiornato: 7 maggio 2025
E una donnetta diceva: Poverino! se va a casa, chi sa quante legnate! è scivolato e ha rotto il fiasco. In due o tre, abbiamo messo insieme una lira di soldini, supplicando il ragazzino di andare a casa, chè la mamma non lo avrebbe picchiato. E la buona donnetta, pigliandolo per mano: Vieni, Cocco, non aver paura, che t'accompagno io. Dove stai di casa?
Ancora il bimbo che piange, il fiasco rotto a terra in un liquido scuro e sospetto, e la stessa donnetta che dice a due o tre pietosi: È scivolato, poverino, e ha rotto il fiasco.... Se va a casa, suo padre lo scanna!
Serva umilissima, signor Magnifico! esclamò la signora Momina, aprendo l'uscio al dottor Collini; che era appunto egli il visitatore della famiglia Garasso. Buon giorno, signora Momina; è in casa suo marito? Sissignore, è in casa; ma il poverino è ancora nel primo sonno. Questa notte, per far servizio a Vossignoria, come mi ha detto, è venuto a casa molto tardi. Ma non dubiti, corro a svegliarlo.
Bisogna però eccettuarne uno il quale sedeva nell'angolo vicino alla parete. C'erano ancora le sue iniziali A. E. Sicuro, si chiamava Angelo Emanuelli, poverino! Era pallido, tossicoloso; d'inverno aveva sempre freddo, d'estate pativa il caldo in modo straordinario. I suoi condiscepoli lo chiamavano agnello e gli amministravano una dose straordinaria di scappellotti.
Tornando a riferirsi al Figlio: Dice che non c'entra, mentre è lui quasi il pernio dell'azione! Guardi quel ragazzo, che se ne sta sempre presso la madre, sbigottito, umiliato... È così per causa di lui! Forse la situazione più penosa è la sua: si sente estraneo, più di tutti; e prova, poverino, una mortificazione angosciosa di essere accolto in casa cosi per carit
Babbo, ti contenti che lo faccia correre con me? Lo terrò per la mano. È impossibile; il poverino non si reggerebbe in gambe. Non vedi come le ha deboli? Oh Dio! Che bei piedini! paiono di ovatta! Lo vedo da me, che prima di correre ci vorr
Una savia e costumata fanciulla, che quel che vuole suo padre vuol lei! E poi, come supporre che una donnina a modo, e della sua levatura, si fosse invaghita di quel tanghero? Eh, quanto a ciò, se ne son viste tante, e il conte di Cascherano non sarebbe il primo.... Ma vedi il tuo messer Giacomino, come s'è invelenito! S'affanna per la gloria, il poverino! E se, per caso, le busca....
Ha un gran male alla testa, poverino! perchè non gli date qualche cosa, dottore? Vi debbono pure essere dei rimedi!
Io m'avvedo che non si possono dar consigli ragionevoli, in queste faccende, e che il dolore del signor di Montalto mi ha fatto correre troppo oltre. Poverino! Due o tre volte sono stata sul punto di dirgli: signor di Montalto, non vi pigliate il fastidio di proseguire a ballare; e se non era il timore che egli l'avesse per una scortesia, certamente glielo avrei detto....
C'erano giorni che il poverino si credeva un marito e andava chiedendo tra sè in qual chiesa lo avessero gabellato per tale. Amico mio, siate ragionevole; gli bisbigliava qualche volta Clementina, mentre si tornava in otto o in dieci da una di quelle corse, che egli avrebbe fatte assai più volentieri in due.
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