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Aggiornato: 8 giugno 2025


²⁹² Pillole coperte di patina di vergogna. ²⁹³ Meli, Poesie, p. 102.

³²¹ Melchiore, Poesie, pp. 33-34. Non è gi

Avrebbe scritto un libro. Il Libro! Una grande opera seria, con alti intenti; non un volumetto di brevi poesie scapigliate, effimere, che si leggono oggi e si dimenticano domani. E si era prefissa di non pensare ad altro che al Libro; di non vivere che per il Libro. Avrebbe sognato il Libro; passeggiato per il Libro; respirato, mangiato, dormito per il Libro.

Le forme estrinseche di tali poesie vantaggiano di poco quelle messe in mostra da' poeti anteriori.

L'autore della Marfisa, accademico granellesco, figurato in Dodone dalla mazza, si divertiva, all'occasione delle raccolte di poesie per le dette circostanze, a far stampare delle facete composizioni in versi, ch'erano giuste censure e dileggi arditissimi contro gli scritti del Chiari e del Goldoni e de' scrittorelli lor partigiani e imitatori, come si può rilevare nel di lui poemetto intitolato I sudori d'Imeneo e in una moltitudine di poetiche bizzarrie, fatte da lui stampare ne' giorni di quelle ridicole controversie.

Trascrivo qui un ritornello siciliano dell'Etna: Sciuri d'aranciu; Tutti li beddi di ssu munnu munnu C'un capiddu di tia non ci li canciu. Oltre queste poesie minime meritano anche di essere ricordati i componimenti popolari di dieci versi della Maremma romana. In Toscana simili componimenti vengono chiamati «rispetti» ma hanno per lo più solo otto versi, e formano una strofa.

Il Re e la Regina solevan pranzare con un maggiordomo e una dama di Corte. Dopo il pranzo, il Re fumava un sigaro di Virginia (se lo sappiano i detrattori di questo principe dei sigari), e andava nel suo gabinetto ad occuparsi delle cose di Stato. Soleva pigliar molti appunti e consigliarsi spesso colla Regina, specie quando si trattava di metter l'accordo tra i Ministri, o comporre gli animi divisi dei capi di parte. Leggeva un gran numero di gazzette d'ogni colore, le lettere cieche che lo minacciavan di morte, quelle che gli davan dei consigli, le poesie satiriche, i progetti di rinnovamento sociale, tutto quello che gli mandavano. Verso le tre esciva dal Palazzo a cavallo, le trombe della Guardia squillavano, un servitore vestito di rosso lo seguiva alla distanza di cinquanta passi. A vederlo, si sarebbe detto ch'egli non sapeva d'essere il Re: guardava i bambini che passavano, le insegne delle botteghe, i soldati, le diligenze, le fontane, con un'espressione di curiosit

Il titolo non dice tutto. L’Accademia sosteneva non doversi scrivere parlare altrimenti che in siciliano: siciliane le poesie, siciliane le prose, siciliane

³⁹⁷ Meli, Poesie, p. 127: In lodi di lu purci; p. 129: In lodi di la musca; p. 143: Contra li cirimonii e lu Galateu. Ora in queste adunanze la partecipazione dei poeti, cercata o profferta, era inevitabile. Questa partecipazione vuol essere intesa per tutte le ordinarie riunioni; e con l’andare degli anni, verso il declinare del secolo, prese il più strano indirizzo.

Poesias selectas castellanas, desde el tiempo de Juan de Mena hasta nuestros dias, etc. Poesie scelte castigliane, dai tempi di Giovanni de Mena fino ai giorni nostri raccolte ed ordinate da don |Emanuele Giuseppe Quintana|. Madrid, ecc. ecc.

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