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Aggiornato: 8 giugno 2025


A poco a poco, benchè avesse preso in mano le poesie del Savioli, allora molto lette, si addormentò; ma fu svegliato da un bisbiglio di voci, a lui molto vicino. I suoi occhi si posarono sull'orologio della biblioteca, che aveva dinanzi, e si accorse che avea dormito un tre quarti d'ora.

Per quanto nuovo e tutto patrio fosse il soggetto delle loro poesie, eglino non si fecero scrupolo d'innestarvi la mitologia antica, e sovente uomini d'altissimo ingegno si compiacquero d'un miscuglio strano come di una rara bellezza. Durò lungo tempo e dura ancor tuttavia in Italia, in Ispagna ed in Francia una moda siffatta.

⁴²³ Meli, Poesie: La Moda (4 aprile 1778).

E per questa schiettezza di rappresentazione che ci mostra il poeta calmo, sorridente, in un momento di galanteria anzi di marivaudage, certe sue poesie minori, riunite nella parte IV appunto sotto il titolo di Sogni e Sorrisi, hanno probabilit

Nancy, sporta in avanti con le mani giunte, ascoltava le parole create da lei e che ora, nella loro veste d'armonia, le parevano più soavi, come una schiera di bimbi che appaiono più belli se adorni di rilucenti vesti e coronati di rose. Ella aveva mandato fuori nel mondo le sue poesie nude e selvaggie, nella loro innocente e appassionata immaturit

Luce cavò di tasca un portafogli, e soffermandosi al piede di una stella elettrica, scrisse il nome del giovane, dicendo alle compagne: L'inventore di questo zigaro deve avere un'anima gentile. Nelle antiche poesie di Prati Secondo ho letto che la donna allora soltanto potr

Nel 1806, a un tedesco suo ammiratore, traduttore di parecchie sue poesie, e che gli chiedeva notizie per un cenno biografico, il Meli scriveva: «Volete che io mi lusinghi coll'idea di qualche postuma considerazione? Vano e miserabil compenso! Non vale al certo la pena che io vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita, quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e di palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche et

I saggi pubblici degli alunni del Monti facevano inarcare le ciglia e p. Vesco, dotto, ma privo di gusto e di slancio, che vedeva disertare la sua scuola ed affollare quella del Monti, si sfogava in insipidi epigrammi, ai quali il buon genovese opponeva dignitoso silenzio⁴²⁸. ⁴²⁸ A. Gallo, in Poesie scelte di M. Monti, p. X, Palermo, 1839.

³⁷⁵ Cfr. Scimonelli, Poesie: L’aromatario degli andati tempi.

Meli, Poesie: Don Chisciotti, c. VI, ott. 34. L’organamento di questa vasta associazione per interessi personali era come una immensa rete che niente lasciava sfuggire e a nulla rinunziava per raccogliere i cercatori di giustizia.

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