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Aggiornato: 22 giugno 2025
Il cavaliere di Malta obbedì, e tornò quasi subito con una vecchia pergamena, che porse all'infermo, il quale la prese esclamando: È questa! Don Francesco gliela tolse all'istante: sino ad allora non si era mosso. Datemela, figlio mio, supplicò il morente: non disubbiditemi come feci io a mio padre.... Non preparatevi rimorsi simili a quelli che mi lacerano l'anima!
Infatti vi potevano essere altre carte, delle lettere, che senza avere l'importanza della pergamena, riguardassero quel segreto, e gli convenisse conservare, o distruggere. Ma nulla trovò che avesse rapporto col cavaliere dell'Isola. Allora si assise dinanzi ad uno scrittoio, e vi rimase immobile, pensieroso.
Io mi sento artista, perchè sto in contemplazione di un raggio di sole che fa luccicare mestamente l'iniziale delle pergamena e vivifica i colori di un angolo di tappeto turco e fa spiccare le ombre del tavolo barocco e polveroso. Io sono artista melanconico e sognatore.
Un gentiluomo deve pensare prima di tutto a sostenere il decoro della sua casa, e mio padre istesso fece per sì lunghi anni ciò che io vorrei fare. Ma si era pentito! Bene! sarò sempre a tempo a pentirmi anch'io. Ora non avete più prove, e.... Perchè voi distruggeste quella pergamena! esclamò don Francesco con furore.
Poi tutti uscivano con grande scalpiccio. E uscii anch'io e mi posi all'ombra delle querele per fare la mia presentazione, per dirla in istile di pergamena «agli uomini, ed anche alle donne, dell'oppido di Sulzena».
E quali sono codesti capitoli, se Dio vi aiuta, bel conte? con un tal quale beffardo sorriso dimanda il re. Ed Ottone di Nordheim, cavandosi dal petto una pergamena, con voce tranquilla e solenne legge saltando su i preliminari: « Il quale Enrico promette e giura d'incontanente restituire alla chiesa di Worms il suo vescovo Adalberto di Rheinfeld ».
Il potere, che donna Livia aveva sopra di lui, umiliava il duca; ma era grande, immenso: tale che, se ei non fosse stato sì orgoglioso, sì ostinato soprattutto, sarebbe caduto a' suoi piedi quella notte; sì, quella notte istessa in cui ella aveva sì arditamente distrutta la pergamena.
La pergamena è distrutta sì, interruppe egli con forza, ma se tutti tacessero, nessuno forse verrebbe a reclamare; anzi è probabilissimo.... Oh mio Dio! voi pensate... Sì: penso che voi dovrete serbare il silenzio, come le mie sorelle... A questo patto soltanto vi perdonerò il grave oltraggio che ho da voi ricevuto.... Ve lo perdonerò perchè.... La guardò un istante con passione.
Signore, disse poi con calma; io voglio sperare che, quando vi rifiutaste a distruggere quella pergamena, non avevate calcolato quanto ciò sarebbe stato ingiusto; e che ora mi approvate, perchè troncai delle esitazioni senza dubbio involontarie.... Voi dovete comprendere, aggiunse con qualche alterezza, che io ho bisogno di udir questo dall'uomo di cui porto il nome. Ma come! quale ardire?
Quel viso di pergamena è ornato da due lunghi ricci inanellati. Al peso dei passi il tavolato traballando fa zoppicare il cassettone ed i ricci dondolano gravemente, col piccolo fruscio asciutto delle foglie secche.
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