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Aggiornato: 8 giugno 2025


Andrea comprese bene che non era quello il momento più opportuno di scrivere all'Adele, la fanciulla dovendo essere inquieta per il fratel suo; ma appena l'Adige e l'Arena, le due gazzette di Verona, annunciarono che Francesco Parabiano, dopo essersi battuto valorosamente, era riuscito a mettersi in salvo, troncò immediatamente gli indugi.

L'insulto era stato grave, ma tuttavia il Parabiano aveva fermato a tempo il suo braccio; lo schiaffo non era stato dato; ci sarebbe stato di mezzo una sciabolata, e il Santasillia era disposto a buscarla per amor dell'Adele.

Gli avversari furono nuovamente messi di fronte, fu dato di nuovo il segnale dell'attacco, e cominciò un secondo assalto. Il Santasillia, sempre freddo e compassato, badava a riparare; Francesco Parabiano attaccava con un gioco vivo e serrato, ma si vedeva bene che non c'era odio fra i giovani combattenti, quantunque gareggiassero fra loro in valore e bravura.

Il Santasillia dicevano non avrebbe mai dimenticata la Parabiano... Nemmeno la contessina Baby non gli aveva fatto impressione!

Però egli ancora non aveva indovinata la strada per mettersi in relazione colla signorina Parabiano. Amici, conoscenti comuni a cui rivolgersi per poter esserle presentato, non ce n'erano punti... E poi, farsi presentare a una ragazza così sola?... Sarebbe stato un agire ammodo?... No, di certo... Il tutore era proprio suo fratello; ma per combinazione, non era a Verona!...

Ma... e Sua Eminenza?... Non avrebbe fatta opposizione?... Ebbè, con Sua Eminenza, nella peggiore ipotesi, ne avrebbe fatto un caso di coscienza!... E... e il garibaldino?... Oh, anche il garibaldino si sarebbe accomodato... A buon conto egli rappresentava quello che si dice un buon partito, e... l'Adele gli voleva bene... Poi egli avrebbe rispettato le opinioni del Parabiano, il Parabiano avrebbe rispettate le sue, e avrebbero finito coll'intendersi... Quella vecchia arpìa della Giustiniani lo aveva dipinto come un mangiapreti; ma per altro non aveva proibito all'Adele di andare a messa!

E quando non girava come un matto attorno alla villetta dei Parabiano, tutta la sua vita trascorreva in preghiere, in devozioni, in pellegrinaggi votivi. Ma ogni giorno le notizie della fanciulla si facevano più cattive, «Ebbene, non ho ancora espiato abbastanza» pensava Andrea, e raddoppiava il suo fervore.

Allora successe in lui uno strano mutamento: dimenticò tutto, anche la morte del Parabiano, per non avere più altro che un pensiero, un'ansia: la guarigione dell'Adele.

In quel momento egli aveva obliato rimorsi e dolori. La figuretta mesta e soave della povera Adele era dileguata dal suo cuore; l'immagine minacciosa di Francesco Parabiano era scomparsa dalla sua mente. Egli aveva dimenticato anche tutto ciò che la Baby stessa gli aveva fatto soffrire; e nella mente, nel cuore, nel sangue non aveva più che un pensiero, una gioia, una febbre: rivederla!

Sono subito a disposizione del signor Francesco Parabiano, rispose il Santasillia assai vivamente. E infatti, prima ancora delle quattro, e presto assai per tutti i preparativi che c'erano stati da fare, i due avversari si trovarono di fronte in una piccola spianata, vicino al forte di Bosco Mantico.

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