Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 12 ottobre 2025
Le ore corsero veloci; io ne udiva ad ogni tratto i rintocchi agli orologi delle chiese d'improvviso mi parve udire una parola pronunziata a bassa voce mi rivolsi come per rispondere; e allora conobbi che quella voce veniva dal letto di Clelia. Me le accostai. Dormiva... agitava le labbra... sognava forse di me, e un sorriso animava il suo volto.
Così ognuno fu condotto in una capanna e circondato da donne, ragazzacci e soldati che si appropriarono quattrini, fazzoletti, orologi, quanto poteva soddisfare i loro gusti: ci spiegarono come ras Area era come Teodoro e noi gli inglesi che questi aveva incatenato; chi con un fucile spianato mi mostrava che fuori la capanna mi avrebbero fra poco finito, chi con una spada voleva farmi capire che la mia condanna era il taglio del piede e della mano.
Un altro cugino aveva bottega d'orologiaio e orefice in Ponte Vetero e si diceva che rivendendo bene gli orologi acquistati male dagli speculatori di Piazza Castello, che è a due passi, egli si fosse messo da parte un bel gruzzolo; si chiamava Venanzio.
Odo, adesso, il tic-tac lento d'uno di quelli orologi a stipo che si vedono tuttora nei monasteri e pare che quasi siano lì per accompagnare col cadenzato lor ritmo le preghiere borbottate, o un canto lieve. A poco a poco, guardando dentro per la inferriata, gli occhi miei s'avvezzano a penetrare quelle ombre che prima m'erano sembrate così tenebrose.
Quando poi mi porterete gli abiti finiti, in perfetto ordine, io allora vi pagherò il vostro conto. Vecchio mio!... Si cammina come un orologio; anzi, molto meglio, perché gli orologi vanno sempre male e io vado sempre bene. Ciò detto, uscì dallo scrittoio e chiamò il marito che, per ordine gerarchico e di anzianit
Ma chiedine piuttosto al tuo padrone; io non comando. Piace anche a me; rispondo allora, incominciando a levarmi di dosso la giacca. Filippo si affretta ad imitarmi. Levata la sottoveste, deposti gli orologi sopra un sedile, ci troviamo tutt'e due in maniche di camicia, l'uno di fronte all'altro.
La mezzanotte era ribattuta a tutti gli orologi della citt
Donato non lo intende, non lo vede neppure; rimane immobile, istupidito, cogli occhi negli occhi di quel fanticello di picche dalla faccetta petulante, dal giustacuore nero e dal casco metallico. Il pendolo della sala da gioco segna le undici da tempo immemorabile; ma porgendo l'orecchio, in un intervallo di profondo silenzio, si odono le voci variamente fioche degli orologi lontani.
Per le strade e pei vicoli, non essendo giorno di festa, si vedeva il solito viavai: ma un attento osservatore avrebbe facilmente notata l'assenza dello zerbinotto e della signora elegante. Infatti, era un lunedì, e il veglione del teatro Carlo Felice era finito alle sei del mattino. Le belle dormivano; e l'ora dei belli, come la dicono a Genova con frase molto gustosa, non era anche suonata. I belli duravano ancora nel primo sonno, quantunque fossero le undici all'orologio delle Vigne, le undici e un quarto a quel della Posta. Notiamo di passata che gli orologi di Genova non sono punto dissimili da quelli delle altre citt
È impossibile che io possa rendere qui colle parole l'angoscia delle sensazioni che provai in quel momento. Io era in preda ad un panico spaventoso. Uscii da quella casa mentre gli orologi della citt
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca