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Ravenna non possiede nessun'altra chiesa che possa eguagliare la nobile opulenza e le felici proporzioni di Sant'Apollinare. Ha però ancora un certo numero di vecchie e notevoli basiliche, che mi limiterò ad indicare. Teodorico vi aveva fatto costruire parecchie chiese ariane, come quella dello Spirito Santo, ancora esistente, e di Santa Maria in Cosmedino: non mi ci fermerò, come non intendo fermarmi a parlare di altri monumenti più antichi, dell'epoca di Galla Placidia, come San Giovanni Evangelista, Sant'Agata e San Francesco. Solo la cattedrale della citt

Al di dentro un fremito sordo, un'agitazione indistinta, un disagio in tutte le classi, perchè la miseria dei molti non è che velata dalla opulenza dei pochi; e i pochi si stanno anch'essi diffidenti del presente, e incerti dell'avvenire. Le intraprese commerciali s'arrestano davanti a un orizzonte che muta ad ogni istante: il commercio marittimo vuol pace al di dentro, e securit

L'han dessi dimenticato di poi, o non ne han lasciato memoria? Questa opulenza sembrò quasi regale a Don Diego, ed ei provò una specie di trepidazione involontaria. Ebbe per un momento l'aria goffa ed imbarazzata. Aveva dato il viglietto del capitano Taffa al domestico, ed aveva fatto domandare se lo si poteva ricevere. Cinque minuti dopo, Don Diego era introdotto nel gabinetto di Don Domenico.

Aveva un'inconsapevolezza da bellissimo animale. Con lei il piacere supremo doveva consistere nel far vibrare quei nervi ben difesi dalla bianca opulenza delle carni, nel riuscire ad infondere almeno un tepore di sentimento in quel cuore di ghiaccio. La guasti! Bisogna prenderla come è. A certe donne non si deve mai chiedere più di quel che sono capaci di dare.

Lo stupore di Aloise si accrebbe (e non poteva essere altrimenti) dopo quella lettura. Il duca di Feira! Quel nome gli era noto, perchè da qualche tempo, nelle conversazioni, nelle veglie, in ogni ritrovo della signoril compagnia, era un gran discorrere di quel Portoghese, Americano, o Indiano che fosse, il quale era ricco sfondato come un principe delle Mille e una notte, e viveva solitario nella sua opulenza, alieno da ogni maniera di passatempi e da tutto quanto potesse dare alla curiosit

Il popolo! il popolo! E quando noi ci stringemmo alla sua bandiera, e dicemmo, fin dalle prime linee del nostro giornale: LE RIVOLUZIONI HANNO DA FARSI DAL POPOLO E PEL POPOLO, non era affettazione di calcolo politico, o detto gittato a caso: era la nostra PAROLA, tutta la nostra dottrina ridotta a formola, tutta la nostra scienza, tutta la nostra religione stretta in un solo principio: era l'affetto delle nostre anime, il segreto dei nostri pensieri e della nostra costanza, l'intento delle nostre veglie, il sogno delle nostre notti; perché noi siamo popolo, e la natura ci temprava a sentire tutte le gioje e i dolori del popolo. E quando noi guardiamo il popolo, com'è in oggi, passarci davanti nella divisa della miseria e dell'ilotismo politico, lacero, affamato, stentando a raccogliere dal sudore della sua fronte un pane che la opulenza gli getta innanzi insultandolo; o ravvolgersi immemore nei tumulti e nell'ebbrezza d'una gioja stupida, rissosa, feroce, e pensiamo: l

L'allusione era velata, discreta, fatta con molto garbo e molta finezza, in mezzo a' segni della più grande opulenza, poichè il banchiere era in visita dalla principessa e, girando gli occhi attorno a , vedea per tutto oggetti di molto prezzo e acquistati solo per mera fantasia: cinquantamila lire un quadro del Grenze: diciottomila una statuetta di bronzo, di cui era proibita la riproduzione.

E fra antichi e moderni, quando gli accadeva di frammettersi alla conversazione con quella sua voce di duplice timbro, un poco ironica, stabiliva confronti di un’acutezza che sorprendeva. Non eran che scorci, illuminati da brevi lampi; ma rivelavano un mondo interiore di solida opulenza. Esistevano in lui, senza dubbio, i più aristocratici elementi di un critico e di uno scrittore di razza.

Questa gara giungeva anche al parossismo, e più si avviava alla sua fine e più accaloravasi in manifestazioni di opulenza che talora degeneravano in fittizie manifestazioni, ahi quanto laboriose! di ricchezza. Il lettore ci segua un momento.

Ed altre ed altre ancora son le ville della fatata pianura, e tutte, più o meno, si legano senza unirsi, si affiancano senza confondersi, in una gara di opulenza e di grandiosit