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Il duca di Feira non era un uomo volgare, con cui scendere alle minacce; era un gentiluomo, era un vecchio al paragone di lui; l'incalzarlo ancora, senza l'aiuto di qualche sfumatura, di qualche artifizio oratorio, sarebbe parso atto di scortesia, e il Giuliani ben ne vedeva il pericolo.

Così era stampato, in caratteri rossi e neri, giusta il costume di tre secoli addietro. Il numero d'ordine del tomo era il sedicesimo, ma scritto a mano, in lettere romane, accanto al numero stampato, che si vedeva cancellato con alcuni tratti penna. Aloise si fece da capo ad interrogare collo sguardo il duca di Feira.

Così, senza volerlo, abbiamo passati in rassegna i commensali del duca. Era, come si vede, un'assai ristretta brigata. Le più ristrette, ogni persona di garbo può farne testimonianza, sono anche le più liete. Eppure, quello non era stato un gaio banchetto; il pensiero della vicina partenza di Aloise e del duca di Feira, non era tale per verit

A tutte quelle domande, che lo tennero a lungo dubbioso, recò una risposta, o a dire più veramente gli recò il modo di trovarla di per , l'amico Pietrasanta, tornato da lui dopo due ore d'assenza. Enrico aveva veduto, due giorni innanzi, il Giuliani; si erano intrattenuti a lungo sul caso di Aloise, e il Giuliani aveva suggerito ad Enrico di tentare la prova presso il duca di Feira, che gli era noto come un compìto gentiluomo, e dispostissimo, per la bont

«Oggi stesso, a quell'ora che vi torni più a grado, sarò dal notaio Marinasco, per sottoscrivere il contratto. «Vostro per la vita Non gli prometto molto! disse Aloise tra , in quella che scriveva quel «vostro per la vita». E suggellata la lettera, la mandò prontamente al duca di Feira. Come Bonaventura trovasse impedimento tra l'uovo e il sale.

Se voi aveste un segreto, se proseguiste un alto disegno, da cui pendesse la salvezza vostra o dei vostri più cari, v'andrebb'egli a sangue che fosse scoperto? Lo lasciereste voi, così ad occhi chiusi, e con animo tranquillo, nelle mani d'un ignoto? Glielo strapperei a forza, foss'anco dal cuore! proruppe il duca di Feira, scuotendo fieramente il capo, e mettendo lampi dagli occhi.

Non è a dire con quanta attenzione il duca di Feira ascoltasse il racconto del Giuliani. Molto sapeva dalle confidenze di Lorenzo; ma l'ordito di quella congiura non si era mai svolto in tutta la sua paurosa ampiezza, come allora, sotto gli occhi di lui. E tuttavia non diè segno di maraviglia; nulla pareva giungergli nuovo.

L'inchiesta sarebbe parsa fanciullesca a Bonaventura, se egli non avesse pensato che chi la faceva era il duca di Feira, il suo fortunato avversario, il suo vincitore. Essa, per verit

Pervenuto a questo punto della lettura, Aloise si fermò, chè gli si offuscava la vista. Il povero giovine sentì come uno schianto al cuore, e le ciglia gli si inondarono di lagrime. Il duca di Feira, che stava immobile al suo posto cogli occhi intenti su lui, si alzò per recargli conforto; ma egli, udendo il vecchio gentiluomo accostarsi, con un gesto concitato lo trattenne.

Aloise non lesse più oltre; richiuse il libro, si rannicchiò rabbrividendo contro la scranna, e si fece scorrere lentamente le palme sugli occhi, come chi si desti a mala pena, e tenti cacciare le immagini tuttavia presenti d'un orrido sogno. Il duca di Feira si avvicinò. Orbene, figliuol mio; diss'egli con accento di tenerezza paterna, avete letto? Aloise sollevò la fronte a guardarlo.