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Aggiornato: 14 luglio 2025
Il suo braccio nudo impolverava leggermente la mia manica nera; una gran folla si muoveva; il denaro pesava sul tappeto, esagitava le convulse anime dei giocatori; dai lampadari d’ottone oscillanti sopra i tavolieri cadeva su noi, su tutti, una opprimente fiamma un alone caldo, una specie di rossa eccitabilit
Vicino, a 50 metri, ecco il petto favolosamente tragico della macchina!... O gran petto opprimente che ti gonfi colle scosse e i sussulti d'un'asma di gigante!
Nella stanza accanto, abitata in addietro da Sandro e Maria, una giovine sposa, venuta da poco in Val Mis'cia, addormentava il suo primonato con una monotona canzone. A poco a poco Pietro vedeva chiaro dentro di sè. Dallo sbigottimento opprimente, in cui l'avevano gettato quei due colpi improvvisi, si andava svolgendo distinta e terribile la coscienza della immane sventura che lo minacciava.
Ella non osava sedersi: involontariamente il suo orecchio si tendeva a cogliere un qualche rumore da quella camera, mentre il silenzio intorno diveniva più opprimente e nel fondo dell'anima una nuova paura, come di una disgrazia nuova, la faceva tremare con dei brividi simili a quelli della febbre. Non era stato così la sera innanzi quando quel signore stava con Tina nella cucina.
Dichiaraste nel 1849 , in un proclama dettato al generale Oudinot, che «non era vostro intento di esercitare su Roma una influenza opprimente, nè d'imporle un governo contrario al volere del popolo». Tre mesi appresso, Roma, il suo governo, la volont
Mietitori riarsi dall'agosto opprimente lasciate i vostri solchi e quivi lietamente a far festa venite, mettendovi i cappelli di grossa paglia d'orzo e in giocondi drappelli unitevi alle ninfe qui presenti e una danza intrecciate secondo la villereccia usanza. Entrano alcuni MIETITORI e si uniscono con le NINFE danzando una danza piena di grazia.
Ma la Nena non poteva liberarsene; ormai le era addosso, la toccava e nello stesso tempo che la vedeva chiara dinanzi, la sentiva sul petto greve, opprimente. Si svegliò che credeva di soffocare; spalancò gli occhi; eccola ancora, quella grinta, in mezzo al buio della cameretta!.... Accese il lume impaurita, si provò a pregare; no, no, non poteva; aveva la mente troppo sviata, troppo sconvolta.
Il guattero continuò a ridere, ed a contraffarlo; e Pietro più rabbiosamente gli scoteva contro i pugni irrigiditi, e si faceva più rosso negli occhi e più livido nel viso. Poi cominciò a ridere, a ridere forte con un suono opprimente di rantolo; e ad un tratto, coi pugni alti e senza cessar di ridere, parve che si spingesse innanzi come se si avventasse contro il guattero, e piombò dal carro.
Aveva un ideale, un ideale serio e senza azzurro, ben differente dagli ideali fantastici dei fanciulli; un ideale prosaico da uomo venale: «Guadagnare ventimila lire». Vincenzo non amava il latino. Quella lingua morta non voleva entrargli nella testa. Appena usciva di classe sentiva il bisogno di darsi movimento, di gridare, di reagire in tutti i modi a quella quiete opprimente.
Ma il Palavicino, che impazientissimo desiderava la maturanza dei tempi, più d'una volta non ricordandosi del consiglio ch'egli stesso aveva dato a Francesco Sforza, fu tentato di prevenirli, se non fosse stata la calma sapiente e astuta del suo consigliero; e costretto così a sopportare in pace quell'intervallo tanto lungo di tempo, fu da quell'inerzia medesima, da quel tedio opprimente, che per lui germogliarono altre cagioni di altri effetti infiniti.
Parola Del Giorno
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