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Aggiornato: 3 giugno 2025
Poteva bensì sperare, e trovava talvolta un protettore che generosamente ne pigliasse sopra di sè la spesa: ed allora era ben naturale che la dedica fosse fatta al mecenate; anzi è da credere che la dedica fosse leva della operosa benevolenza, o che la benevolenza preludesse alla dedica.
Ecco perchè non c'era nulla nel cuore del giovine naturalista; ecco perchè non c'era un'immagine di donna negli arcani penetrali della sua vita operosa.
«Ma e lei? si dice che interrogasse l'altro stupito. E don Marco: «Io? Eh! io sono un uomo che in settant'anni ho imparato molte cose!» Man mano che invecchiava la sua vita si faceva più raccolta ed operosa, come di chi si apparecchia il viatico per mettersi in cammino; la sua casa s'andava spogliando, ed era ormai quasi vuota.
A Parigi, alla Francia, giustamente orgogliose di un Ferdinando di Lesseps, Milano, Venezia, l'Italia, contrappongono, parimenti orgogliose, un nome, un uomo, non meno insigne e benemerito nella sua modestia operosa: Il capitano Fara-Bon.
Osservandola minutamente, nei momenti che essa non poteva vederlo, Silvio si persuadeva che Maria era belloccia, buona, intelligente, operosa, ma non poteva dissimularsi che era incompleta, le mancava l’istruzione indispensabile a chi deve vivere in societ
Due sole cose potrebbero frammettere un dubbio tra la percezione del Vero e l'azione. È quel grado di progresso da salirsi appartenente all'epoca nostra? È la coscienza di questo progresso sufficientemente desta e operosa nella classe che deve salirlo? Alla prima interrogazione risponde affermativamente il passato: alla seconda, con eguale affermazione, il presente.
Il mio viaggio può essere il viaggio di tutti, perciò le descrizioni tornerebbero superflue; ciò nondimeno, permettetemi di buttarvi giù quattro righe di storia. Ho passato un giorno a Torino, col rammarico di non poterci rimanere più a lungo. La vecchia capitale del regno si è grandemente abbellita; è florida, operosa e popolata più che mai. Esempio ed insegnamento notevole di una citt
Se la noia è mortale per un giovane, lascio immaginare al lettore quanto funesta sia per un vecchio la cerchia delle cui distrazioni è sì ristretta. Quando essa assalisce il povero settuagenario, esso non desidera altro che la morte venga a por fine alla sua monotona e melanconica vita di amarezze e di rimpianti. Felice è il letterato, il filosofo e l'artista che s'invecchia; per loro la vecchiezza non ha queste mortali ore di noie e di scoraggiamento. Felice il vecchio che ha la fortuna di passare gli ultimi suoi anni in grembo alla sua famiglia, circondato dai figli amorosi e da una allegra corona di nipotini. Per lui le ore scorrono piacevoli e serene! Felice anche il settuagenario contadino, che, conducendo una vita operosa, quantunque dura e faticosa, non può essere assalito dalla noia. Felice infine il vecchio che da giovane ha condotta una vita regolata, perchè godendo ora buona salute, può camminare ridente e sereno verso l'et
Perciocché questi duchi toscani erano sempre venuti crescendo in tutto il presente secolo, e di parecchi di essi si narrano pompe, sfarzi, ricchezze meravigliose, e che parrebbero incredibili in quell'etá; se non fosse che, signori supremi essi di Pisa, ma mezzo libera questa, e operosa oltre ogni altra cittá contemporanea in traffichi e navigazioni, fu naturale che se ne accrescessero in qualunque modo le ricchezze di que' Bonifazi antenati di Beatrice e Matilde.
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