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Aggiornato: 4 maggio 2025
Poi ella inaffiava le stewie e le vinee, dal fiore bianco e rosa; faceva la belloccia con quella variet
Si fermò mezzo minuto sul portone, quasi a riprendere fiato: poi, col gesto di Cesare al Rubicone, salì le scale e bussò al terzo piano. Gli aprì una cameriera belloccia, col naso in su. Chi cerca? Cerco... mia moglie. Ah, lei è dunque il signor... come si chiama... di Genova: è vero? Sì, son io. C'è una lettera per lei. Una lettera?
Drollino ascoltava attentamente questi sfoghi della Carolina, senza dir nulla, senz'avvedersi che la cameriera belloccia e garbata avrebbe forse parlato anche di qualcos'altro. Egli aveva ben poco da fare in quei giorni e però ammazzava il tempo a furia di lunghe, faticose cavalcate, al ritorno delle quali Mia era bene spesso tutta bianca di schiuma.
E in questa condizione trascina i suoi dì lo speziale Agapito, il quale è cascato sotto le unghie di una governante quasi giovane, mezzo belloccia, che lo tiranneggia e lo ruba a man salva. Egli trova ogni suo spasso e consolazione nel dir male di tutti e nel fare degli stupidi giuochi di parole. La moglie di Gustavo è sopravissuta. Suo padre l'ha menata seco lontana da Torino. Poveretti!
Ci manderebbero via tutt'e due, e saremmo in mezzo alla strada... Quando Lisa è venuta in casa, siccome è belloccia, la padrona mi fece due righe di sermone per proibirmi di farle il galante, e il signor Alberto, senza tante frasi, soggiunse che appena s'accorgesse di qualche famigliarit
È la padrona di casa, a cui diamo quel nome per una certa aria di parentela che il suo volto ci aveva con quell'uccello di rapina, quantunque ella, a' suoi tempi, fosse stata in voce di donna belloccia anzi che no, e coi suoi quarantacinque suonati, con la esorbitanza adiposa delle forme, potesse ancora, presso taluni di più facile contentatura, passare per un bel pezzo di femmina.
Finalmente, un anno circa dopo le nozze, nasceva, non un maschio, ma la mia cara bimba, che il reverendissimo Monsignor Canonico Don Giuseppe Carletti teneva al sacro fonte battesimale, imponendole il nome di Giuseppina. Tutti dicevano che era belloccia, a me pareva un angelo addirittura, e non mi saziava mai di guardarla, compiacendomi con mia moglie di tanta delizia.
Io perdo la bussola! sclamò Augusta ricadendo affranta sul canapè. Prestatemi il vostro principe di Lavandall. Impossibile. Voi lo sapete: egli è la mia provvidenza. Io v'ò detto: prestatemi il principe. No. Vi sono dei prestiti che non si ricuperano mai più. Voi sapete, belloccia mia, che io lo conosco, che lo incontro presso i ministri, nelle ambasciate, nei saloni del Faubourg.
Egli, se vi udisse, potrebbe rispondervi: La mia Rosina era più mite d'un agnello quando me la sono sposata. Le volevo bene; era sola, onesta o belloccia, e perchè la era povera, avevo io da sedurla ed abbandonarla? Sono un onest'uomo, corpo di Bacco! Allora io, oltre la tanta buona volont
Fulvia ricevette Paolo cordialmente allegra: quando sentì nell'anticamera la sua voce, corse ridendo fin su la soglia della sala, gli prese le due mani, e lo condusse, tenendogliele sempre strette, fino al divano, dove sedeva una signora belloccia ancora e vivacissima, una cugina di lei. Marchesa! disse Paolo, inchinandosi leggermente.
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