Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 25 maggio 2025
La giornata era nebbiosa, il vento aveva gi
Mal felice è la froda; il sole ardente Non sì ratto distrugge aria nebbiosa Come CARLO quei crudi, indi repente Empie del suo valor l'alpe selvosa, Isara quivi fulminar lo sente; Il sente, e geme; ei sul destrier non posa Fra sparsi infino al Ciel gridi infiniti Fin che di tronchi non sian carchi i liti.
E la somma? domandò, L'avrai nello stesso momento; non dubitare. Lograve s'allontanò ratto, e il rumore de' suoi passi presto si perdette nella notte che era oscura e nebbiosa.
Si raccontava a Bondione che, in quella voragine, tempo addietro, d'inverno, una giornata nebbiosa e nevosa, fosse caduto un povero diavolo il quale, ubbriaco di grappa, dormiva su la pietra dello sporto. S'era voltato a sinistra e panf! dentro nelle fiamme. Il desiderio di scaldarsi gli era stato fatale. A venti metri di lontananza ne avevano ascoltato le grida strazianti.
Un forestiere che vi giungesse a sera, lo crederebbe un paese maledetto e disabitato. Siccome le stalle non guardano verso la via, non c’è lume a nessuna finestra; solo pei chiassuoli fra una casa e l’altra si vede talora un piccolo cerchio di luce pallida, incerta, una bianchezza nebbiosa diffusa per l’aria che mette in pensiero di nefandi sortilegi. Quella luce esce traverso i vetri unti, sudanti, rabescati di ragnatele, di una finestrucola bassa e stretta aperta a fior di terra. Di l
Mentre pensavo queste cose, sparii davvero dal mondo, scendendo per una scala a chiocciola illuminata, che si sprofonda nella terra, sulla riva destra del Tamigi, di fronte alla Torre di Londra. Discesi, discesi, fra due pareti fosche, fin che mi trovai dinanzi all'apertura rotonda del gigantesco tubo di ferro, che ondeggia come un gran budello nel ventre enorme del fiume. L'interno di questo tubo si presenta come un corridoio sotterraneo, del quale non si vede la fine. È rischiarato da una fila di lumi a perdita d'occhio che mandano una luce velata, come lampade sepolcrali; vi è un'aria nebbiosa; vi si va per lunghi tratti senza incontrar nessuno; le pareti sgocciolano come i muri d'un acquedotto; l'intavolato si move sotto i piedi come il palco d'un bastimento; il passo e le voci della gente che viene incontro, mandano un suono cavernoso, e si sentono prima che la gente si veda; le persone, da lontano, paiono grandi ombre; v'è in fine non so che di misterioso che senza far paura mette in cuore una vaga inquietudine. Quando poi si è giunti nel mezzo, e non si vede più fondo nè di qua nè di l
Era la mattina di una nebbiosa e tepida domenica d'inverno e la grande citt
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca