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Aggiornato: 23 giugno 2025
Mentr'ella continuava a smaniarsi, Emilia osservava attenta il ritratto, che somigliava moltissimo alla miniatura trovata fra le carte di Sant'Aubert: eravi soltanto una piccola differenza nell'espressione della fisonomia, e le parve riconoscere nel quadro un'ombra di quella malinconia pensierosa che caratterizzava sì forte il ritratto in miniatura.
Gli uomini nati a governare e compiere le rivoluzioni son quei che stanno interpreti delle generazioni contemporanee, miniatura del loro secolo; che riassumono in sè i voti segreti, le passioni, le tendenze, i bisogni delle moltitudini; che si collocano innanzi d'un passo alle genti che seguono, ma come centro in cui vanno a metter capo tutti gli elementi esistenti, tutte le fila ordinate all'intento.
La Galleria delli Uffici possiede alcuni bellissimi disegni che il Frate fece per la detta tavola. DONNA FRANCESCA, XII, pagina 245. La miniatura del Breviario del cardinal Grimani, attribuita al Memling, rappresenta li angeli che offrono a Dio l'anime de' nuovi eletti. È del quattrocento; e si trova a Venezia, nella Biblioteca di San Marco. A GIUSEPPE CELLINI, II, pagina 277.
Da quel mento e dagli orecchi, piccini ed aggraziati che parevano una miniatura, nè avevano voluto essere forati nè profanati dalla selvaggia costumanza dei ciondoli, scendiamo al collo svelto e tondeggiante, che portava tutto intorno disegnata quella ruga sottile, simbolico cinto della bellezza, di cui le nostri Veneri insuperbiscono più assai che di un vezzo di gemme.
Lalla staccò il quadretto, lo guardò da tutte le parti, con una smania un po' nervosa, finchè, nascosta tra i fregi della cornice, in un angolo, scoperse una piccola molla; la spinse forte, colle dita; la tendina si alzò di scatto, e Lalla vide una miniatura, il ritratto di una donna bellissima, nuda fin oltre la met
È la mia cara padrona, è lei stessa!» E gettò sul tavolino la miniatura trovata da Emilia tra le carte che il padre le aveva ordinato di bruciare; era lo stesso ritratto, sul quale l'aveva una volta veduto piangere.
Sventurato colui,» disse la badessa, «che conosce male la nostra santa religione!» Emilia ascoltava Agnese in silenzio e con rispetto: considerava la miniatura, e si accertava della somiglianza del ritratto con quello veduto a Udolfo. «Questa figura non mi è ignota,» diss'ella per far ispiegare la monaca. Voi v'ingannate,» rispose suor Agnese, «e non l'avete mai certamente veduta.
Non si sa esattamente dove Fra' Angelico nacque. Il Marchese ritiene che egli provenga da Castel di Vicchio nel Mugello, distante alcune miglia da Colle di Vespignano, la patria di Giotto. L'anno di nascita sarebbe il 1387; il suo nome era Guido. Dapprima imparò a Firenze a dipingere in miniatura, come suo fratello Benedetto che era abilissimo in quest'arte.
Un ritratto in miniatura del colonnello colle assise dei cacciatori della guardia imperiale, un ritratto di sua madre prima delle nozze. Alcuni lavoretti della sua infanzia, alcune lettere che suo padre scrisse alla moglie da varie parti d’Europa, nelle quali parlava con sommo affetto della loro bambina.
Ha il braccio sinistro abbandonato sui fianchi di sua figlia Gisella dodicenne, vivo ritratto suo più colorito, più ardente con languori irrequieti. Quella fresca miniatura lega la figura della marchesa al corpo del marchese De Concilis che continua virilmente le curve della moglie nelle sue guance un po' flosce di seduttore maturo sensuale pigro e raffinato.
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