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L'olivo è stato, fino dai tempi più remoti, il simbolo di sentimenti nobili e virtuosi. I Greci antichi pretendevano di averlo avuto da Minerva, dea della saviezza, e non ne permettevano la coltivazione che a persone onorevoli e della più specchiata probit

³⁵¹ Probabilmente Libanio allude a Massimo. ³⁵² Liban., 408, 5 sg. Descritta l’azione salutare di Giuliano nella Gallia, così esclama Libanio: «Certo, tu non avresti fatto tutto ciò, senza l’aiuto di Minerva.

Ora, lasciamo le bizze polemiche, e veniamo al sodo. Queste parole di Calò sembrano un'eco di talune pagine di «Minerva e lo Scimmione». Qui, come negli altri punti ch'io registro, l'accordo è raggiunto.

75 Ma bella seta o fin'oro mai Fiorentini industri tesser fenno; chi ricama fece mai lavoro, postovi tempo, diligenza e senno, che potesse a costui parer decoro, se lo fêsse Minerva o il dio di Lenno, e degno di coprir belle membre, che forza è ad or ad or se ne rimembre.

Così fossi io Achille, per obbedirvi e giungere sotto il vostro patrocinio alla vittoria sperata! , se non ci fossero altri pericoli che questo! esclamò Fiordispina ridendo. Ma per l'impresa a cui alludete, signor Gino, se anche io fossi Minerva, ci vorrebbe un Ulisse. E vada per Ulisse; replicò Gino. Siamo in acqua, di fatti, ed egli ne corse molta, con l'aiuto della Dea.

Noi, testimoni delle vostre alte virtù, vi collochiamo in grado più d'assai eminente; tra Minerva ed Astrea, vicino al massimo vostro Padre." Napoleone tuttavia si doleva di avere per tutta la piccola e contro di tutta la grande letteratura.

Ondeggiante fra il sospetto e la fiducia, stiracchiato fra diversi consigli, spinto finalmente dalla grandezza del pericolo, e, certamente, premuto da Eusebia, l’imperatore chiamò a Milano il cugino Giuliano⁴⁷. Con quanto dolore lo studente abbandonasse Atene, ce lo narra egli stesso nel suo manifesto agli Ateniesi. «Quale torrente di lagrime io versassi e quanti gemiti, tendendo le mani verso l’Acropoli vostra, e pregando Minerva di salvare il supplice e di non abbandonarlo, lo possono attestare molti di voi che l’hanno veduto, e più di tutti la stessa dea a cui io chiedeva di farmi morire in Atene, prima che partissi.

Non sono cattivo, perchè sono felice; rispose Gino, colto da un soave turbamento, e abbassando la voce, poichè anche a dir poco voleva parlare solamente per lei. Se fossi cattivo, Minerva non mi assisterebbe più, nell'impresa poetica alla quale mi accingo. Si tratta di poesia; disse Fiordispina. Dovrebbe assisterla Apollo.