Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 31 maggio 2025
Bolla di Martino IV, in Raynald, Ann. ecc., 1282, §§. 13 a 18. Per questa son disciolte le confederazioni per avventura fatte tra i comuni di Sicilia ribelli. È notevole che si parla sol di comuni di Sicilia, anche nelle ammonizioni a tornare all'ubbidienza, e nelle minacce di gastighi; quando il divieto d'aiutar questi ribelli è fatto largamente a principi, conti, baroni, e comuni esteri. Novella prova dell'indole tutta popolare della rivoluzione del vespro, e della condizione de' ribelli, che gi
Ciarliere, incipriate, un po’ carnose, le nobildonne di Spagna offrivano alle minacce del tempo nuvoloso i loro non del tutto novissimi abiti parigini; le giovinette pettegole, i bruni smilzi adolescenti, facevano su quel tumulto scoppiare fontane di riso, ma d’un riso così limpido e gaio come soltanto può mandare l’anima d’una terra spensierata, ove, su tutte le miserie della vita, splende con immutabile serenit
Ma nè preghiere nè minacce valsero a tanto; i disertori non ascoltavano più che il freddo consiglio della paura, e allontanandosi a piccoli drappelli, si spandevano nelle campagne vicine. Il colonnello dall'alto del suo cavallo li accompagnava con sguardi di rimprovero e di dolore.
Pollione, il malcapitato proconsole delle Gallie, quantunque scombussolato dalle furie di Norma e dalle sue minacce contro la povera Adalgisa, fu molto più saldo ai tre colpi percossi sul sacro disco dalla gran sacerdotessa d'Irminsul, che non fosse mastro Pasquale all'udire quell'altra druidessa che suonava a stormo sul ballatoio.
Coteste minacce e cotesto piglio gettarono tanto avvilimento nel cuore al servo, che si partì ratto da Roma insalutata la propria famiglia. Ad ogni muovere di foglia gli pareva avere alle costole qualche bravo del Conte Cènci; nè si quietò il suo affanno finchè ei non fu di molte miglia lontano da Roma.
I soldati impauriti dall'irrompente tempesta, se la diedero a gambe, non curando le minacce e le sciabolate dei loro ufficiali, che invano cercavano di trattenerli. Il capitano Tortiglia non mancava di coraggio e poiché s'era spinto alla testa de' suoi era ora rimasto l'ultimo.
Su tutti i personaggi del triste dramma grandeggiava, calma e serena, la figura del romanziere accusatore; e non valevano a sbigottirlo i feroci attacchi della stampa partigiana, gli urli della folla pagata o miseramente illusa, le sentenze dei giurati terrorizzati dalle minacce dei capi dello Stato Maggiore che, luccicanti di spalline dorate, di decorazioni, impennacchiati e pettoruti, erano comparsi unicamente per quello scopo davanti a loro.
Audaci, violente le minacce al Governo, che con inganni ed ipocrisie tentava carpire la buona fede, non gi
Insomma tutto s'era rimesso al suo posto, ma non era tornato Cipriano, sia che gli fossero giunte all'orecchio le minacce dei lavoranti, i quali si credevano traditi da lui, sia che meditasse un nuovo colpo, come temeva Maria. Si sapeva che, lasciata la miniera uno dei primi giorni dopo lo sciopero, era andato a casa, vi si era trattenuto pochissimo e n'era uscito per non rientrarvi più.
Per la qual cosa egli stette un pezzo sopra di se pensando se avesse a mettere fuoco alle navi, o piuttosto tagliarli a pezzi. Finalmente levatosi da sedere incominciò a correre intorno al lago balenando, e stando per cadere, tantochè egli li costrinse a combattere parte con le minacce, parte co' prieghi.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca