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Aggiornato: 24 giugno 2025
In tutte le strade per le quali dovea passare la processione erano schierati i battaglioni dei volontari, i reggimenti di fanteria, gli squadroni di corazzieri, le guardie civili a piedi, le artiglierie, i cadetti; da ogni parte suonavan trombe, tamburi, bande; si vedeva da lontano, al di sopra della folla, un viavai continuo di cappelli di generali, di pennacchi d'aiutanti, di bandiere, di spade; accorrevano da tutte le strade le carrozze del Senato e delle Cortes, grandi come carri trionfali, dorate fin nelle ruote, listate di velluto e di seta, sopraccariche di frangie e di fiocchi, e tirate da superbi cavalli impennacchiati.
La Francia e l'Inghilterra si alleano per conquistare l'Olanda. Per quale ragione? Non ci sono ragioni. Agli Stati Generali che domandano un perchè, i ministri del re di Francia rispondono allegando delle impertinenze di gazzette e una medaglia coniata in Olanda con un'iscrizione irriverente per Luigi XIV. Il re d'Inghilterra, dal canto suo, adduce a pretesto un quadro nel quale son rappresentati dei vascelli inglesi catturati ed arsi, e il non aver la flotta delle Provincie-Unite salutato un bastimento inglese. Si spendono cinquanta milioni di lire in apparecchi da guerra. La Francia mette in mare trenta vascelli carichi di cannoni, l'Inghilterra raduna una flotta di cento vele. All'esercito francese forte di centomila soldati, disciplinato, agguerrito e accompagnato da un'artiglieria formidabile, si unisce l'esercito del vescovo di Munster e dell'Elettor di Colonia, forte di ventimila spade. I generali si chiamano Condé, Turenna, Vauban, Lussemburgo; il ministro Louvois presiede allo stato maggiore; lo storico Pélisson lo segue coll'incarico di scrivere le gesta; Luigi XIV, il più gran re del secolo, circondato dalla sua splendida Casa, scortato, come un monarca asiatico, da una falange di gentiluomini, di cadetti, di svizzeri impennacchiati, inargentati e dorati, accompagna l'esercito. Tutta questa forza e questa grandezza, che schiaccerebbe un immenso impero, minaccia un piccolo paese abbandonato da tutti, non difeso che da venticinque mila soldati e da un Principe di ventidue anni, sprovveduto di munizioni da guerra, lacerato dalle fazioni, infestato da traditori e da spie. La guerra è dichiarata, lo splendido esercito del gran Re intraprende la marcia trionfale, l'Europa lo segue. Luigi XIV, alla testa d'un esercito di trentamila soldati comandato dal Turenna, spande oro e favori lungo la via che gli si spiana dinanzi, come a un nume. Quattro citt
Su tutti i personaggi del triste dramma grandeggiava, calma e serena, la figura del romanziere accusatore; e non valevano a sbigottirlo i feroci attacchi della stampa partigiana, gli urli della folla pagata o miseramente illusa, le sentenze dei giurati terrorizzati dalle minacce dei capi dello Stato Maggiore che, luccicanti di spalline dorate, di decorazioni, impennacchiati e pettoruti, erano comparsi unicamente per quello scopo davanti a loro.
Delle ore intere egli se ne stava a sedere davanti a quella finestretta, divertendosi come un bambino a osservar col binocolo il traffico del porto, gli arrivi e le partenze de' velieri, od i vapori che passavan lontani impennacchiati di fumo: una cosa che inteneriva!
Ed a tutti rispondi, scoppiando in bianche risate di vapore, con lucidi fischi impennacchiati d'orrore! O povera Saggezza!... Oh! l'immensa gioia di sentirsi assurdo!... Ora il Sole al tramonto ti segue da presso nel tuo veloce andare, accelerando il suo palpito sanguinolento lungo l'orizzonte... Si slancia con grandi balzi, laggiù, laggiù... Guarda! Hop! Hop! Hop!
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