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Aggiornato: 4 giugno 2025
Milla poi aveva un benedetto carattere.... Si affezionava presto, con un grande ardore, che durava, nutrendosi del proprio elemento, esaltandosi, raffinandosi, facendosi sempre più scevro d'egoismo. Oh! come aveva amata quella zoticona della sua balia, rimastale vicino sino a che ella avesse raggiunto il settimo anno! Che pianti, che disperazione quando dovette lasciarla!
Un'idea terribile le trapassò, come una spada, la mente. Giuliano.... forse si annoiava? Senza forse, povera Milla! il primo mese era stato incantevole pel Duca, il suo nuovo amore e i suoi nuovi splendori avevano occupato egregiamente il secondo; ma il terzo.... il terzo.... Erano soli, molto soli ad Astianello: e le ville vicine non sarebbero occupate che durante l'autunno.
Dormiva ora placidamente, con un abbandono dolce e sicuro, con una mano ancora serrata fra quelle di Giuliano. E così noi, nella calma fiduciosa del suo sonno sereno, vediamo per l'ultima volta la nostra eroina, la Duchessa Milla Lantieri dei Principi d'Astianello.
Giuliano districò pianamente le proprie dita dalle dita di sua moglie, depose con delicata cura la mano di Milla sulla rimboccatura del lenzuolo, poi quasi furtivamente, in punta di piedi, uscì dalla stanza.
Milla non poteva esser meglio raccomandata, nè completare, sotto auspici più favorevoli, l'educazione iniziata dalla povera Miss Spring. Affrettiamoci a dire che Miss Spring aveva in vista, per consolarsi del dolore di quella separazione, l'immediato avvicinarsi d'una: sacra alleanza con un coraggioso, ma non estetico, ministro della chiesa anglicana.
Ma aveva il cuore pieno di malinconia;... ecco.... egli non s'accorgeva nemmeno.... Uhm! disse il Duca, sai ch'è un'idea curiosa la tua? Non vuoi? chiese impetuosamente Milla. E con un'imprudenza sublime, piena di passione, domandò: Hai paura? Egli prese a dondolarsi tranquillamente sulla seggiola. Bambina! rispose quasi subito, non vedi che non me ne importa nulla? Ella gettò un grido di gioia.
Il Tokay, suggerì prontamente la Baronessa. Poi, in modo che si vedesse bene, si morse le labbra. Ah! le era sfuggito.... Egli depose il bicchiere e la guardò.... Ah! si ricordava! Sorrise e bevette. Dopo tutto, che male c'era? Essa cominciò subito a parlar di tutt'altro. Poi, come se cercasse un rifugio più definitivo, tornò sull'argomento di Milla. Vi assicuro che è simpaticissima.
Congedò bruscamente il signor Damelli, e passò nella camera della Duchessa. Milla era occupatissima a provarsi un paio di scarpettine ricamate; ma vedendo entrare Giuliano con quel viso rabbioso, si spaventò. S'alzò, e, camminando con un piedino calzato e l'altro no, venne a incontrar suo marito. Oh Dio! Giuliano! cos'è accaduto?
Quella era la camera matrimoniale del Principe e la Milla v'era nata ma egli non ci metteva mai piede, nè permetteva che alcuno l'abitasse.
Ingrandita, di certo, ma non tanto e sempre quel visino dolcissimo. Com'è pallida!... Ma ora, con quel sorriso sulle labbra, par tal e quale la Milla di otto anni fa!
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