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Avvocati fiscali, e avvocati difensori citavano versi di Orazio, di Virgilio, di Catullo, a profusione, intere ottave dell'Ariosto e del Tasso, versi del La Fontaine, diluviavano le massime dei pratici e dei dottori; i tropi, le metafore, le similitudini, le allusioni storiche e mitologiche, le parole altisonanti, sesquipedali.

E fece fine. O fosse la efficacia delle parole del Farinaccio, o, come si ha da credere, piuttosto l'audacia del volto, la voce sonora e il bel garbo del porgere, gli astanti rimasero percossi da questa orazione, che io, riportando, ho scevrato dal troppo e dal vano, in ispecie da tutte le metafore, se togli una o due, per dar saggio del gusto del tempo ormai declinato a corruzione.

E sia pure; proseguì Lorenzo, ma perchè si dice, questa frase esagerata? Una cagione riposta ci ha pure da essere. E che cosa sono, di grazia, le immagini e le metafore nello scrivere, se non modi svariati ed efficaci a colorire meglio un pensiero? Certamente non si potr

Ma le vostre strette reti di metafore sono disgraziatamente troppo appesantite dal piombo della logica. Io vi consiglio di alleggerirle, perchè il vostro gesto immensificato possa lanciarle lontano, spiegate sopra un oceano più vasto.

L'influenza del Leopardi sui giovani poeti d'oggidì essi delirano ancora per lui è grandissima, ma forse non troppo sana. La sua forma classica e pura, la sua bella lingua possono prendersi a modello di perfetto stile, ma la fantasia poco può attingere ad un poeta che compone liriche senza immagini e senza metafore, ma solo con pensieri; la mente non può troppo esaltarsi al disperato nichilismo di una nobile anima, corrosa dal dubbio e dallo sconforto. La poesia di questo elevato e solitario spirito è formata dal grido straziante non solo della sua patria, ma dell'umanit

Come la poesia di Sully Prudhomme è, nella forma, troppo filosofica e scientifica, procede cioè per via di definizioni e di nomenclature, così Maurizio Maeterlinck significa le sue idee con forma troppo poetica, ricorrendo troppo spesso alle metafore ed ai simboli.

Il parto della contessa aveva messo in vena mio zio canonico, che s'era sgravato alla sua volta di tutti i luoghi comuni accumulati da tanti anni nel suo cervello dai quaresimali del Duomo, accompagnati da uno scialacquo di rettorica. La sua lettera era tutta ingemmata di dilemmi, sillogismi, metafore, tropi, pleonasmi ed iperboli, e tutto questo lusso di figure per persuadere un nipote spiantato ad abbandonare ogni più lontana velleit

Voleva continuare Manfredi; ma l'Amira, sottraendosi da quel turbine di metafore orientali, alzò la voce gridando: «Schiatta d'Imperatori, degno di madre impudica, degno che i suoi figli dimandino un pane d'infamia al nemico della sua vita, è colui che chiama chi lo difenda nella causa d'onore....» «Forse è la bocca della calunnia che ti vuol vendicare?

Io volevo dire soltanto che il vitello... sei tu. Amici, interruppe il Priore, le celie e le metafore continuate non sono permesse dagli statuti dell'ordine. Viva Ariberti, che finalmente ci è reso. E quantunque meriterebbe una predica... Una predica? La faccio io. Chi parla, dietro a quel boccale? Luciano Valerga, dei minori osservanti. Il Segneri della brigata! La gloria dell'ordine!

Se la nostra lingua italiana consentisse l'uso di certe metafore, diremmo che quella voce sottile ma ferma della contessa Cisneri poteva rassomigliarsi ad una lama di pugnale, che appare così fine, e va diritta nelle carni; che fa un buco da nulla, e tuttavia vi s'immerge nel cuore.