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Aggiornato: 13 giugno 2025
Messer Corrado era felice di poter trattenere in sua casa, la mercè di una dolce violenza, un ospite cotanto ragguardevole. Nobilissimo era il sangue e sterminata la possanza dei signori di Monferrato; gi
Per comando dell'illustrissimo capitano generale dei Genovesi, messer Pietro Fregoso, vi è intimata la resa; disse l'araldo; fatelo, e sia pel vostro meglio; se no, tra due ore si d
Son forse un cane, da pigliarmi a pedate? Non voglio andare più oltre; voglio parlare a quell'uomo delle bombarde. Quell'uomo! sclamò il Tanaglino, mentre raddoppiava la dose, Messer Anselmo Campora, il capo dei bombardieri della repubblica, tu lo chiami quell'uomo? Sicuro! rispose il prigioniero, cansandosi. Lo chiamavo quell'uomo; ma ora che tu m'hai detto il suo nome, lo chiamerò come va.
Finita la lettera e sigillata colle armi del marchesato, Galeotto la prese dalle mani del cancelliere e la consegnò a messer Pietro.
«Gisfredo, tu qui! tu vestito da pellegrino! chi ti avrebbe riconosciuto?» «Dove manca natura, arte procura, messer Conte.» «Che nuove? è anche morto quello stolto? la tua astuzia congiunta alla sua imbecillit
E messer Lapo rispondeva: Partirò, non dubitate, partirò. Quantunque io non credo che egli possa giungere fin qua. Forse, egli ignora perfino che io... La voce di messer Lapo si perdette dietro la svolta del sentiero, e Spinello non potè udirne più altro.
Gli argomenti del quale percioché usati furono in favore di Lodovico duca di Baviera contro alla Chiesa di Roma, fu il detto libro, sedente Giovanni papa ventiduesimo, da messer Beltrando cardinal dal Poggetto, allora per la Chiesa di Roma legato in Lombardia, dannato sí come contenente cose eretiche, e per lui proibito fu che studiare alcun nol dovesse.
Ed uomo e capitano, messer Giacomo Pico era più bambino che mai. Del suo futuro non aveva un concetto, un proponimento formato; viveva alla giornata; lieto quando gli fosse dato vedere il suo conforto, triste ed uggioso quando ne fosse lontano.
Era questi il valoroso cavaliere messer Simone di Filippo Reali di Pistoia. Non appena l’uno l’altro si erano avvicendati il saluto, che il De Reali, al capitano venutogli incontro nella sala del castello di gi
Vidi messer Marchese, ch’ebbe spazio gi
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