United States or Bulgaria ? Vote for the TOP Country of the Week !


E largheggiando, come suoleva, nella mercede, don Francesco si levò prontamente dintorno cotesto importuno scrutatore delle cose sue, che si allontanò strisciando come una serpe, e ripetendo col pugno pieno di moneta: Troppo generoso! sempre magnifico! Dio la mantenga sano, e verde.

e dei saper che tutti hanno diletto quanto la sua veduta si profonda nel vero in che si queta ogne intelletto. Quinci si può veder come si fonda l’esser beato ne l’atto che vede, non in quel ch’ama, che poscia seconda; e del vedere è misura mercede, che grazia partorisce e buona voglia: così di grado in grado si procede.

48 Chi d'una fromba e chi d'un arco armato, chi d'asta, chi di spada, al lito scende; e dinanzi e di dietro e d'ogni lato, lontano e appresso, a più poter l'offende. Di bestiale insulto e troppo ingrato gran meraviglia il paladin si prende: pel mostro ucciso ingiuria far si vede, dove aver ne sperò gloria e mercede.

Essi? Oh! essi, la Dio mercede, sono gi

Non sa da chi sperar possa mercede, se gli fanno i domestici suoi guerra: la notte e 'l giorno e sempre è combattuto da quel crudel che dovria dargli aiuto.

e dei saper che tutti hanno diletto quanto la sua veduta si profonda nel vero in che si queta ogne intelletto. Quinci si puo` veder come si fonda l'essere beato ne l'atto che vede, non in quel ch'ama, che poscia seconda; e del vedere e` misura mercede, che grazia partorisce e buona voglia: cosi` di grado in grado si procede.

Tutti si stringono ed io l'ho veduto, e lo vedo tutti si stringono intorno alla tirannide a succhiare, come intorno alle infinite mammelle di Cibele. Vi aggrada cotesto umore? Succhiate, maledetti! A stille, e per mercede, vi si rende quello che a largo sorso fu bevuto dalle vostre vene.

Or dite un poco, dopo tutto ciò perchè mai papa Bonifazio con un re francese collegarsi di nuovo? E vedete trista mercede! Bonifazio dal re francese e da’ suoi è fatto prigioniero e deriso! Di che io non posso che vituperare l’oltracotante insultator del pontefice. Oh ! Venero anch’io, non crediate, messer l’ambasciatore (benchè noi giureconsulti civili i vostri canonisti ci mettano in voce di poco men che d’eretici paterini) venero anch’io la suprema dignit

O mia disaventura, o vita accerba Che esta ingrata, e superba, mai si mova Anci il pensier rinova: più severo: Ma pur, quantonque mai, giunger non spero Non sia ch'io resti ognhor, scoprir mia fede Mia servitute, e l'amor mio senciero Fin qui premiato, aymè, di rea mercede E doppo il pianto doloroso, e fero Qual mostra quanto l'amo, e lei nol crede E le dolenti notti, e i giorni bui Che mi fan dir tapin, chi son chi fui.

Sempre, ben dice Vostra Mercede; ma questo è nativo delle Indie; rispose il capitano Fiesco; delle Indie scoperte da Voi.