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Aggiornato: 9 maggio 2025
I repubblicani della sinistra. Brofferio, Macchi, Crispi. Partito garibaldino. Mordini, Cadolini, Musolino, Bixio, Cairoli, Bertani, Sirtori, Zappolta. Gl'indecisi. Liborio Romano, Greco, Lamasa, Assanti, Argentini, Polsinelli, Salaris, D'Ayala, Minervini, Ricciardi, Mellana, Sineo, Montanelli. Sintesi della sinistra. Perchè in essa non vi è un uomo di Stato.
Compiuta la strage i soldati per ordine del Capitano Macchi, che rapidamente discese dalla casa comunale appena sentì le fucilate si ritirarono, e Gibellina rimase in balía del popolo giustamente esasperato.
A Gibellina si sa almeno su chi fare ricadere la colpa immediata della catastrofe. Il capitano Macchi allontanò da sè la responsabilit
È questo il momento di dimostrare all'Italia che noi siamo tutt'altro che sobillatori. Il Vice Presidente Luigi Macchi. E in una lettera di Cipriani a De Felice si legge: «fa, come consigli nella tua lettera, di evitare scatti inopportuni, le generali impazienze, le manifestazioni intempestive.»
Se gli ex-mazziniani sono numerosi, sopratutto sui banchi della destra, i mazziniani attuali e fedeli riduconsi a quattro o cinque. Il loro capo è Aurelio Saffi, gli altri, persone senza valore e senza nome. Io non parlo dei mazziniani misti, dei mazziniani garibaldini, tal che Brofferio, Crispi, Macchi, Mordini, Bertani.... Io classificherò costoro fra i garibaldini, perocchè in realt
Palermo si cooperò sempre per mantenere la calma e l'ordine; a quasi tutte le trattative presero parte attiva il capitano Macchi del 37º fanteria, e il pretore Casapinta e la loro fu azione lodevole.
L. Macchi, vice presidente del Fascio di Catania, ritenuto il più fedele interprete di De Felice, in data del 31 Dicembre, prima della riunione del Comitato, aveva diramato questa lettera caratteristica: FASCIO DEI LAVORATORI Catania, 31 dicembre 1893. Egregio Compagno, L'inaugurazione del Magazzino Cooperativo della Scuola Industriale è stata rimandata alla seconda domenica di gennaio.
Erano circa tre mila persone con alla testa la bandiera del Fascio, che fu issata al balcone della casa municipale dov'erano riuniti il Capitano Macchi, il sindaco e molti altri che discutevano sui provvedimenti da prendere. Ad un tratto comincia il fuoco contro la popolazione inerme: quattordici caddero morti immediatamente.
Parola Del Giorno
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