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Aggiornato: 2 giugno 2025


E poichè il maestro, ritto in mezzo al circolo formato dalla sua banda nell'ampio cortile, attaccò sulla cornetta, ch'egli dirigendo suonava, una di quelle polche gioconde, che formano la delizia delle sagre paesane, si videro presto unirsi le coppie e principiare il ballo, animatissimo, caratteristico, colla calada, in cui i contadini del Friuli mettono una passione ed una grazia straordinaria.

ISOCO. Di grande animo ne' pericoli, ardita con modestia, di nobiltá umile e onoratissima nella bellezza: in un picciol corpo un gran spirito. E sappiate che di queste arti niuno le fu maestro; ché dalle fascie si portò seco simili parti da far invidia a qual si voglia principalissima gentildonna.

Ah!... ah!... ah!... benissimo... è ben trovata, osservò il signor Nicola. Va a prendere delle doccie.... proseguì il medico. Ha ragione, signor maestro, fin che è giovane si diverta, continuò la signora Pasquetta, che si mostrava sempre indulgente pei peccatuzzi dell'umana fragilit

Mi meraviglio che, come maestro di ballo, non siate ancora neppure commendatore! Beatrice Nonno, vorrei restare un pochino a far compagnia alla signora Renzi. Brambini Resta, se vuoi. Bartolomeo Brambini Buona notte! buona notte! Signora Renzi Buon lavoro, capitano!... Arrivederci, don Bartolomeo. Bartolomeo Brambini Prego, commendatore.... Prima lei. Bartolomeo Signora RENZI e BEATRICE.

da man sinistra m'appari` una gente d'anime, che movieno i pie` ver' noi, e non pareva, si` venian lente. <<Leva>>, diss'io, <<maestro, li occhi tuoi: ecco di qua chi ne dara` consiglio, se tu da te medesmo aver nol puoi>>. Guardo` allora, e con libero piglio rispuose: <<Andiamo in la`, ch'ei vegnon piano; e tu ferma la spene, dolce figlio>>.

E il maestro di scuola, il quale doveva essere un uomo maligno, e che, solo fra tutti, non aveva mutato contegno all'arrivo del signor Intendente, pensava più che non mormorasse facendo mostra di gettar gli occhi su un vecchio giornale: «... Graviter commotus, et alto Prospiciens, summa placidum caput extulit nuda».

Riconosciuto maestro, l’operaio avea raggiunta la meta delle sue aspirazioni. Non più asservimento a maestri, solo dipendenza dal Console, dignit

Il vecchio maestro era partito, il mio casino era in ristauro. Il signor Nicola lo aveva consegnato ai muratori, falegnami, fabbri-ferrai, ed ogni giorno andavamo insieme a visitarne i lavori.

Pero` disse 'l maestro: <<Se tu tronchi qualche fraschetta d'una d'este piante, li pensier c'hai si faran tutti monchi>>. Allor porsi la mano un poco avante, e colsi un ramicel da un gran pruno; e 'l tronco suo grido`: <<Perche' mi schiante?>>. Da che fatto fu poi di sangue bruno, ricomincio` a dir: <<Perche' mi scerpi? non hai tu spirto di pietade alcuno?

Il giovane a cui erano presentati in quella forma gli scolari di mastro Jacopo, li salutò con un cenno grazioso del capo, indi soggiunse: Saremo amici, io spero. A voi, lasagnoni, ripigliò maestro Jacopo, salutate Spinello Spinelli, l'autore dei tocchi in penna che avete veduti poco fa. È un ragazzo che, se non si svia per cammino, far

Parola Del Giorno

quell'autorevole

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