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Aggiornato: 14 giugno 2025


Sant'Aubert, in vece di prendere la strada diretta che conduceva in Linguadoca, seguitando le falde dei Pirenei, preferì un cammino sulle alture, perchè offriva vedute più estese e più pittoresche. Uscì un poco di strada per congedarsi da Barreaux; lo trovò che erborizzava vicino al suo castello, e quando gli manifestò il soggetto della sua visita e la sua risoluzione, l'amico gli dimostrò una sensibilit

Nacque quest'uomo nel 1220 da Luigi VIII, e da Bianca di Castiglia; come figlio di Francia ebbe in sorte la Contea d'Angiò, e la signoria di Folcacchieri; come sposo di Beatrice, la Provenza, la Linguadoca, e parte del Piemonte. Quale fosse di persona e di costume troviamo con molto bel garbo narrato da uno Storico del medesimo secoloche abbiamo preso per guida di questo Capitolo: savio, magnanimo, di alti intendimenti, e severo, sicuro nelle avversit

Valancourt le fece tante interrogazioni in una volta, che non ebbe tempo di rispondergli. Seppe che la sua lettera eragli stata mandata a Parigi, mentre partiva per la Guascogna; e che finalmente avendola ricevuta era volato in Linguadoca. Giunto al monastero, d'onde ella aveva datata la sua lettera, con molto suo dispiacere trovò le porte chiuse per esser gi

, signorina, lo temo. il fattore, verun'altra persona ha sentito più parlare di lui a Estuvière, dacchè è partito per la Linguadoca. Suo fratello ne è afflittissimo. Egli dice che scrive sempre esattamente, ma che non ha ricevuto veruna lettera da lui dopo la sua partenza: doveva esser gi

Dupont ed Emilia continuarono a discorrere di Montoni, della Francia, e del piano del loro viaggio. Ella gli disse che aveva intenzione di ritirarsi in un convento della Linguadoca; pensava di scrivere a Quesnel, per informarlo della sua condotta, ed aspettare la scadenza dell'affitto del suo castello della valle, per andare a stabilirvisi. Dupont la persuase che i beni, dei quali Montoni aveva voluto spogliarla, non erano perduti per sempre, e si rallegrò che fosse fuggita dalle mani di quel barbaro, il quale senza dubbio l'avrebbe tenuta prigioniera per tutta la vita. La probabilit

Alzò gli occhi al cielo, e vide il medesimo pianeta osservato in Linguadoca la notte precedente alla morte del padre; desso trovavasi al di sopra delle torri orientali. Si rammentò i discorsi relativi allo stato dell'anime, e la melodia intesa, e della quale la sua tenerezza, a dispetto della ragione, aveva ammesso il senso superstizioso. All'improvviso, i suoni d'una dolce armonia parvero traversar l'aere; rabbrividì, ascoltò qualche minuto in una penosa aspettativa, sforzandosi di raccogliere le idee e ricorrere alla ragione. Ma la ragione umana non ha impero sui fantasmi dell'immaginazione, più che i sensi non abbian mezzi per giudicare la forma dei corpi luminosi, che brillano e tosto si estinguono nell'oscurit

Torniamo ora in Linguadoca, ed occupiamoci del Conte di Villefort, lo stesso che aveva ereditato i beni del marchese di Villeroy, in vicinanza del monastero di Santa Chiara. Rammentiamoci che quel castello era disabitato, allorquando Emilia si trovò in quelle vicinanze con suo padre, e che Sant'Aubert parve assai commosso, allorchè seppe di trovarsi così vicino al castello di Blangy. Il buon Voisin aveva fatti discorsi molto allarmanti per la curiosit

Il cavaliere partì immediatamente per la Linguadoca; e da quel momento, disse Gabriello, non se n'è saputo più nullaTeresa tacque; Emilia sospirava, ardiva sollevar gli occhi da terra. Dopo una lunghissima pausa, sclamò: «Oh! Valancourt, tu sei perduto, e perduto per sempre. E son io, son io che ti diedi la morte

Il seguente continuarono lungo la costa per giungere a Leucate, porto del Mediterraneo, situato sulle frontiere del Rossiglione e della Linguadoca. Cammin facendo, Emilia rinnovò la istanze del prima, e parve talmente turbata dal silenzio e della disperazione di Sant'Aubert, che questi bandì alfine qualunque riguardo. «Io non voleva, cara Emiliale diss'egli, «avvelenare i tuoi piaceri, e avrei desiderato, almeno durante il viaggio, nasconderti circostanze, che avrei pur troppo dovuto manifestarti un giorno; la tua afflizione me lo impedisce, e tu soffri forse più dell'incertezza che non soffriresti della verit

«Tremate della mia prossima vendettasclamò egli, con un'orrenda bestemmia; «voi non avrete i beni di Linguadoca, quelli di Guascogna. Osaste mettere in dubbio i miei diritti; ora osate dubitare del mio potere. Ho pronto un gastigo cui non vi aspettate; esso è terribile. Stanotte, , stanotte istessa... Stanotteripetè una voce.

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