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Aggiornato: 18 maggio 2025
Il tiro era bello, ma non potè mandarsi a compimento perchè i giornalisti non si lasciarono agguantare, allora raccolsi i giornali e ne feci un falò pentendomi di tutto cuore della tentazione di leggere per questa volta che io sono al mondo più di quello, che costumassi durante la prima, e cercato, e ritrovato il vecchio libro deliberai risolutamente di starmi come per lo innanzi all'unica pagina.
Rinaldo ha fatto il debito suo: perchè noi mancammo al nostro; mai si concede errare indarno a cui porta corona; noi ne paghiamo amarissima pena, ma pure dovuta. Dovevamo noi?... un Manfredi?... No, nol dovevamo; ma Dio a cui vuol male toglie il senno.» ¹ ¹ Espressione sovente adoperata dal Cronista Villani nel racconto di queste avventure, Libro 7.
Suo padre si stupiva di quelle incessanti vacanze, di quella vita dondolona, di non vederlo mai con un libro in mano, e si rammentava il sistema diverso del tempo nel quale egli andava alla scuola, l’appello dei professori, il rigore degli esami, il bisogno di studiare che sentivano gli studenti. Silvio gli rispondeva:
«Aprile 1853. Qui finiscono le note autobiografiche di Giuseppe Mazzini, comprese nei primi otto volumi delle Opere, e che riunite insieme in questo libro ci danno a grandi tratti una storia delle eroiche lotte, dei dolori ineffabili che ebbe a sostenere il grande Apostolo d'Unit
Ma, volendo di quella sola, che al presente titolo appartiene, vedere, vogliono alcuni mal convenirsi a questo libro questo titolo, argomentando primieramente dal significato del vocabolo, e appresso dal modo del trattare de' comici, il quale pare molto essere differente da quello che l'autore serva in questo libro.
Un poeta a considerare quel pianto sotto quelle ciglia irsute scendere per un viso adusto e di dure sembianze, quale era quello di Ghino, avrebbe súbito trascorso col pensiero ai versi di Omero, nei quali egli paragona il pianto di Agamennone «.......... a cupo fonte, Che tenebrosi da scoscesa rupe Versa i suoi rivi........... ¹» ¹ Iliade, Libro 9.
Non possiamo tenere come appartenenti all'arte letteraria i libretti dei melodrammi del Gounod e del Goldmark che hanno scelto per protagonista la strana regina etiopica. Il Libro dei Re racconta con lirico splendore la visita a Salomone di questa che S. Matteo chiama vagamente Regina del mezzodì.
E intorno al valore artistico della sua opera letteraria gli spuntava forse un dubbio nella mente matura; esso trasparisce da alcune parole della prefazione al Libro dei versi pubblicato pochi mesi avanti la sua morte.
Il vasto libro dell'astronomia è aperto sopra il nostro capo. Leggavi il sapiente e l'idiota, il felice e l'infelice. Quella notte al lido tacevamo. Sestri Ponente.
E strignendo le diverse sentenze in un sol risultato, diciamo lealmente cosí: Come tutti i buoni libri di questo mondo, il libro del signor Sismondi forse non sará scevro affatto affatto di passi, a' quali una critica intemerata possa contraddire . Ma grandi e molte bellezze e molte savie dottrine compensano largamente i pochi difetti.
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