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In parecchi luoghi della superficie dei continenti, i canali s'incontrano tre o quattro o più insieme formando piccolo poligonazioni e dando luogo ad un insieme di macchie più complicate. Nascono allora macchie oscure per lo più irregolari del diametro di più centinaja di chilometri, e si vedono sulla carta designati con nomi speciali, come Lago del Sole, Trivio di Caronte, Propontide, ecc.

Attirati dal rumore siamo corsi tutti in cucina, e vedemmo una finestra caduta in frantumi, una damigiana rovesciata, un lago di vino sul pavimento, la Menica colle mani nei capelli, Martino che fuggiva per evitare il primo impeto del padrone. Che cosa era avvenuto per causare tanti disordini?... Una piccolissima causa aveva prodotto quei terribili effetti, proprio come molte questioni di duelli.

«Così, per conciliar tutto, mi basterebbe che fossero ancora i bei giorni di Belgirate quando noi due, quasi sempre sole con Bebè, ci godevamo in pace il magnifico lago... Non son corsi che quattro mesi e mi pare un secolo, un secolo che non ti vedo mamma; come mi pare un'eternit

Ma si trattenne; capì che non doveva chiarire alla mente del fanciullo la sconvenienza delle sue parole. Lo prese per mano, lo condusse sul poggio a guardare la conca del lago in cui si riflettevano con ombre verdastre i monti.

Il Colle dell'Agnel è certo tra quelli, che da Tenda conducono ad Entraque, il più degno di essere attraversato, ma è piuttosto malagevole, privo di ogni sentiero, e la discesa verso il Lago Bianco è piuttosto ripida; fa uno strano effetto il vedere, in mezzo a quel paesaggio squallido e polare, un palo coll'iscrizione: «Caccia riservata a S. M. il Re

C'è un solo grande albergo, e c'è più gente, ecco tutto, e tutta la gente è in quell'albergo, e ci si conosce tutti, rispose il giovane. Dall'alto, la vista del lago dei Quattro Cantoni, invece che del nostro. Per tutto il resto, la solita vita. E parlarono d'altro, dei forestieri che dimoravano in paese e della contessa Clara Traldi di San Pietro. È una signora molto fine, osservò Nicla.

Se quel castello degli Orsini, cronaca granitica di terribili tempi feudali, non levasse le sue nere torri sul lago azzurro, questi tre paesi, sulle sue sponde, si potrebbero prendere per borghi di pescatori.

Ed egli prese le cose che aveva nelle sue mani di giglio, e se le pose in tasca; poi strinse l'una e l'altra mano dell'Irma; e ci stavano per intero, la manina ed il piccolo braccio della bimba, nella sua forte mano. Oh, lulù, lulù! esclamò ad un tratto gioiosamente la bimba, dondolando con la voce la testa e le chiome. Lulù, vuol dire? chiese lui. Lulù vuol dire il lago. Perchè?

Perchè non dovrei io trattarla come la trattava Loredana? Il nome della fanciulla risonò di nuovo nella camera, risonò dolorosamente nel cuore dell'uomo. Egli ripetè: Venga a trovarmi, venga a trovarmi. E alzandosi, andò alla finestra a guardare il lago, placido nel suo denso color di cobalto.

Eccola: Lago Sebino il 18.. Marzo 18.. Venerdì Santo.