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Aggiornato: 25 giugno 2025


Al ritmo della tua voce, il mio cuore si preparò lentamente a salpare verso porti esaltati di sole e verso sfolgoranti isole d'oro... Tu mi dicevi ingenuamente che mai nessuno avea così cantato alle porte del tuo cuore... che mai nessuno aveva pianto il suo sogno e il suo dolore profumandoti il seno di lagrime!...

Vittorio Emanuele fra altro vi confessava ingenuamente: «L'Europa sa che la bandiera innalzata nelle terre vicine alle nostre, sulla quale fu scritta la distruzione della suprema autorit

Tragitto il bel navilio pien di suoni, Dai cordami di seta rispondenti Come corde di cetra alle canzoni. Le donne artificiose e sorridenti Scordavano le labili passioni Col core pronto ai capricciosi eventi. Nella vita moderna comprendiamo La storia tutta degli amor passati. Dal che ingenuamente il motto: t'amo Diciam, la prima volta innamorati,

Stettero a sentire cogli occhi spalancati e la bocca aperta come due bambini. E quanta popolazione ha il vostro paese? domandò uno. Venticinque milioni, rispose l'Ambasciatore. Fecero un atto di meraviglia. E il Marocco, domandò l'altro quanti milioni ha? Quattro, rispose l'Ambasciatore per tastare il terreno. Quattro soltanto! esclamarono ingenuamente, guardandosi.

Quivi il suo giungere turbava la vita ingenuamente spensierata di quella buona gente, che ricordandosi quelle furie, avrebbero visto meno male il traboccare del Po. Ma poichè per gli importuni ci vuol meglio che augurj e imprecazioni, Ramengo tornava sempre, assiduo come un creditore; la prima domanda che faceva era sempre di Alpinolo se fosse comparso; la risposta era sempre il medesimo no.

No, non era più possibile: tutto era ormai finito: tutto ormai era deciso!... "Che vita sarebbe se dovesse continuare così?" La domanda, che la vecchia domestica fedele s'era fatta poco prima, ingenuamente, quasi ammettendo la lieta fidanza che ogni nube dovesse dileguarsi tosto, avrebbe avuto una ben triste conferma.

Schierate in fila di battaglia; sul davanti, erano quattro fanciulle, volti graziosi, niente intelligenti, linee superficiali, occhi a fior di testa, capelli castani: bellezzine borghesi napoletane. La prima aveva fatto un tentativo di abito Pompadour, mettendo dei nastri rosa sopra un abito azzurro; tentativo ingenuamente sbagliato, perchè il rosa tendeva al rosso e l'azzurro era troppo cupo.

E compreso da potente emozione cogli occhi gonfi di lagrime guardava la fanciulla con uno sguardo lungo, tenero, appassionato. Le calde parole dell'amante avvolsero in un nembo di dolci emozioni, di soave languidezza l'anima ardente di Erminia. Fu sul punto di confessare tutta ingenuamente la sua passione, ma un segreto senso di pudore le arrestava la parola sulle labbra.

La Romea era una sgualdrina come tante altre, ma la si teneva ingenuamente in conto di donna onesta, e parlava delle mantenute col disprezzo d'una principessa! Quanto la godevano per questa pretesa le sue poche pratiche! A un certo punto si parlò di far un piccolo taglio di macao.

Rispondendo ingenuamente di avere poche lire in tasca e di averne bisogno per i suoi minuti piaceri di pranzo e cena, le fece vedere sulla palma della mano. Serviti, disse. Allora Gerolamo si contentò di una moneta di due lire che prese con molta disinvoltura.

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