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Aggiornato: 10 luglio 2025
E il frate, sempre cogli occhi in Bianca, la quale non aveva mai smesso di cucire, ma a certi punti della narrazione, s'era o abbuiata o rischiarata in viso, ripigliò: «Lascia che respiri, santa pazienza! La stirpe d'Aleramo crebbe, e piantò castelli e torri per tutto, in queste valli; e della storia d'Adelasia durò la diceria per secoli. Tutte le castellane, venute col tempo dalla sua schiatta, furono devote alla sua memoria, come a quella d'una santa. La imitavano in tutto; volevano somigliare a lei in tutto; massime in quel punto d'innamorarsi di chi loro piaceva. Ora accadde che una di queste, figlia del marchese di C... aveva preso a voler bene ad un poveraccio, il quale d'armi e di cavalleria ne sapeva quanto ne so io, frate pacifico. E non c'era santi a farle sposare un barone, che aveva castelli e vassalli, e che la voleva, sto per dire, viva o morta. Il padre della zitella si prese termine d'un anno e un giorno; e pregò lui d'andare in Terra Santa, a procacciarsi onori e meriti in faccia a Dio. Egli intanto si sarebbe adoperato a consigliare la figliuola, e alla fine le nozze si sarebbero fatte. Il cavaliero partì lasciandosi addietro il cuore: e fu in Palestina dove degli infedeli ne uccise tanti, che i menestrelli lo onoravano colle loro canzoni, sotto le tende dei più gran principi della cristianit
«Nel IV le donne di Rodi si muovono per andare alla muraglia: Alcimida parlando con Erimanto suo innamorato, ivi è ferita.» Incomincia di Marte orrido assalto Tra le infedeli e le italiane schiere: Nell'auree sedi dell'eterno smalto Matteo d'un Doria a pro porge preghiere.
La voragine, co' suoi tortuosi meandri, pareva un immenso orecchio di tenebra su cui piombavano queste voci: "Ho tre peccati sull'anima. Eccoli: "Primo peccato: quando avevo vent'anni, a Zamora salvai dal rogo tre infedeli, un moro, un ebreo e un luterano.
Mohammed Ahmed proseguì la sua marcia vittoriosa nel Sudan preceduto da un'avanguardia di dervisci che usavano tutte le loro arti per rendere infedeli le truppe del vicerè d'Egitto. Il novembre 1882 le sue orde entravano nella cittadella di Bara dopo di aver massacrato 850 basci-bozuk che si recavano a El-Obeid, e 1000 egiziani che si recavano nella citt
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