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Aggiornato: 29 maggio 2025


Bravo Recanati! Credevo che ella si fosse dimenticato dell'impegno che avea preso disse la marchesa Lucia animando il salottino col fru-fru della sua veste di seta turca ed inondandolo con un profumo acuto, inebriante; un profumo ed un fru-fru che scossero tutte le fibre di Gino.

O Cresti, buon . Grazie, sto bene davvero. Son per me queste rose? S'intende: le ho colte apposta. Come si chiamano? Rose rêve d'or.... Come son belle! me le lasci veder bene. Cresti lasciò cadere il grosso mazzo sciolto in grembo alla fanciulla, che rispose con un piccolo grido di gioia. Hanno un profumo inebriante: o è forse la mia debolezza che me lo fa sentire?

Neppure nei più bei giorni passati, Fulvia non mi aveva mai scritto con tanto trasporto. La dolcezza acre ed inebriante del pomo di Eva mi saliva alla gola, e mi dava alla testa. O lettore, lettore!.... Tornai a leggere. «Avete ricevuto il piego colle mie memorie? Oh Massimo! Erano cattive le ultime pagine delle mie memorie; perdonatemi, avevo il freddo nel cuore

«Com'era felice di vedermi! Anch'io fui felice, Furono belle ore; ore di gioia inebriante. E quel bacio sulla mia fronte, quel bacio che aveva descritto nella sua lettera, fu quanto di più intimo, di più colpevole avvenisse tra noi. Egli mi stringeva le mani, e mi diceva: « Voi mi siete sacra per la vostra ingenua fiducia, Fulvia. Sono contento d'amarvi così. Credetelo pure, io conosco il mondo, e vi giuro che la sola felicit

Finito il pasto che inaffiò con un abbondante sorso di merissak, sorta di birra inebriante fatta con durah fermentato, e fumato un sigaretto, discese la collina e salì sul mahari di Takir, spingendolo a lento passo verso le foreste che chiudevano, all'est, l'orizzonte.

Io non le ho detto mai nulla. Quando il prestigio della sua presenza ha esaltate tutte le potenze della mia vita, quando il contatto della sua mano ha trasfuso nelle mie vene nuovi torrenti di un sangue più ricco, più rapido, più inebriante, quando tutte le cose hanno taciuto per ascoltare il suono della sua voce, io non le ho detto nulla. Che cosa le avrei detto?

E mi guardava, fisso. Era il mio volto, sôrto da un abisso d’ombra, e riflesso in torba acqua verdastra: nuovo a me, dal grande arco delle ciglia al labbro acceso: cerchio inebriante d’enigmi, ove affondavo il cuor tremante: ed ora è tuo perchè il trasmetta, o figlia.

Per quanto inebetito, per quanto la simulazione di Nora fosse sapiente, inebriante, tuttavia, anche se egli non capiva, sentiva che era sempre la "nuova" duchessa Eleonora che amava il vecchio duca di Casalbara; e in ogni modo, fosse stato anche vero e sincero nella giovane donna quel raro caso d'innamoramento, non poteva tuttavia aver avuto per origine naturale ed onesta altro che la gratitudine, non poteva essere tenuto vivo altro che dai continui doni, dal continuo sfarzo, dai continui divertimenti.

Io era ancora in quell'epoca sotto il dominio di Teresa Raffo, della violenta avvelenatrice che mi dava imagine dell'amasia di Menippo. Ricordate? Ricordate le parole di Apollonio a Menippo nel poema inebriante? "O beau jeune homme, tu caresses un serpent; un serpent te caresse!"

Bevete, prima, un sorso, disse, con quella voce un po' rôca. Bevetti un sorso di quello champagne-cup, odoroso e inebriante: gli detti la coppa. Egli mise audacemente le labbra dove io le avevo messe e bevve, guardandomi. In quel momento Nino Stresa mi piacque immensamente: ma subito dopo, ne ebbi un disgusto immenso.

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