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Aggiornato: 2 giugno 2025
Mentre il conte Leonardo si trovava in una specie di sopore letargico, Fortunata sentì un suono di passi nella stanza attigua, e credendo che fosse il medico uscì a incontrarlo. Ma non era il medico, era Gasparo, il quale, saputo confusamente a casa sua che la sorella era rimasta in palazzo Bollati, veniva in traccia di lei. Tu, Gasparo? Io, sì.... Ebbene?... Tuo marito?...
TRASILOGO. Anasira, quella mia conoscente; e vogliono con questo inganno tormi Olimpia mia sposa. Son uscito per incontrarlo e ammazzarlo. SQUADRA. Per dirlovi, padrone, a me parea impossibile che Olimpia v'amasse mai, perché alla vista conosceva che ne stava molto aliena. TRASILOGO. O Dio, che queste feminacce del diavolo fanno sí poco conto d'un cor tremendo e foribondo!
Un giorno divagavo la mente in quel modo fantastico che sorrideva alla mia solitudine come un preludio di gloria e d'amore, quando la Veronica, spalancata violentemente la porta, mi annunziò il ritorno dello zio, correndo precipitosamente giù dalla scala per incontrarlo. Scosso dall'ebbrezza de' miei pensieri, come un uomo destato improvvisamente dal sonno, gli corsi incontro barcollando.
Questo pensiero non ebbe tempo di formarlo, chè la signora Maddalena comparve ad incontrarlo quasi più affannata di lui; ed egli col piede sul più basso gradino in atto di salire, essa sul più alto in atto di scendere, si abbracciarono come persone, campate da un naufragio, e incontratesi sulla riva.
Appena vide il frate, la giovinetta si fece ad incontrarlo; e rifatta la storia del baciamano, gli diede notizie della famiglia, di che egli si rallegrò e disse: «Bianca, tu mi sembri più contenta, o almeno quella tua tetraggine, si è risolta in una malinconia dolce, che se ti fiderai di me diventer
Ma non ebbe pazienza di aspettare; suonò di nuovo, si fece portare il cappello, il soprabito e scese, lentamente, sperando di incontrarlo per le scale, ma Pietro tardava a farsi vedere. Il Santasillia aspettò qualche momento ancora sul portone del palazzo, accendendo il sigaro, ma tendendo sempre l'occhio lungo il Corso...
Nella sua ingenua ammirazione per l'eroina del libro, la nostra Milla attinse un'ispirazione che le parve un'ammirabile misura preventiva. Nel terrore d'un pericolo, che pure non esisteva al momento, essa trovò il coraggio strano, inverosimile di scendere deliberatamente a incontrarlo.
Essa smaniava di trovarlo, di vederlo, di saper chi era il suo liberatore; quella bella bronzata, maschia sua fisonomia che dovea certamente albergare l'anima d'un generoso, d'un eroe! tale come lo aveva veduto sognando. Essa smaniava, delirava, temeva di non più incontrarlo, ed avrebbe voluto precipitarsi dal letto nella sua impazienza malgrado le ammonizioni di coloro che la custodivano.
Sei mia, di'?... Rivoltatasi verso di lui, passandogli una mano sulla fronte, ella rispose: Non vedi che cosa faccio per te? Allora tutta la sua passione soffocata, umiliata, disconosciuta, traboccò. Scotendo la testa, con voce amara, egli protestò: Che fai? Sei rimasta sola, non so quanto, mentre quell'uomo era a Londra, e mi chiami ora soltanto, ora che vai ad incontrarlo un'altra volta!
A lui quell'andata non faceva nè caldo nè freddo, ma non potè stare senza consolarsi per questo, che grandi o piccini, tra marito e moglie tutti avevano i loro guai. E pensava alla gran briccona che era la sua, la quale di certo aveva saputo del suo ritorno, e non si era mossa ad incontrarlo, anzi teneva l'uscio accostato contro il costume.
Parola Del Giorno
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