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Aggiornato: 26 luglio 2025
Nel rapido tempo del suo servizio attivo ha veduto la guerra nel suo più sinistro orrore, l’ha provata nel più acuto patimento e con la più stoica pazienza: è scampato alla morte per miracolo, ha durato i tormenti dell’insonnia che rende pazzi, del bombardamento incessante che rende idioti e sordi, della fame, della sete, del dover riposare accanto ai morti nel fango acquoso di trincea, fetente di detriti e di membra in putrefazione.
Quindici giorni dopo, la campana grossa di San Marco in Venezia batteva tocchi gravi e frequenti, che spandevano un suon lugubre per gran tratto all'intorno. Innanzi al palazzo ducale se ne stava stivata un'immensa moltitudine di popolo. Era un parlare sommesso, un bisbiglio, un susurro incessante, un domandare, un rispondere continuo.
Emilia s'era inavvertitamente stesa di nuovo sul divano, con un moto di voluttuosa pigrizia; sentiva ascendere fino al suo egoismo di donna il nembo di quella preghiera incessante, e lo aspirava a guisa di profumo, trovandovi tutto il compenso alla sua resistenza tenace, tutta la ragione della sua resistenza futura. Cesare la vide, e si alzò.
Aveva un largo tumore in fondo al dorso sopra la coda, e teneva, le orecchie basse, e tratto tratto rabbrividiva tutto. Pioveva da tutto il giorno innanzi, da tutta la notte: una pioggia fitta, incessante, diaccia. Il cielo era grigio come di piombo, l'aria rigida, un fanghiccio nerognolo copriva il cortile e la pioggia cadeva, cadeva.
In uno stanzone vanno e vengono le fanciulle, in un altro squilla incessante un campanello applicato a quel congegno, per cui si passa la seta al provino per ben valutarne il tiglio; in un altro fra i libri mastri, le corbe, i robinetti, le lucerne da filanda, gli schioppi, i vagoni e le gabbie da caccia, canta tuttodì un merlo vivace, a piena gola.
Ma questo, uscito dalla stanza del figliuolo, e passeggiando d'una in altra camera, udì quel ronzio incessante che si faceva nelle anticamere, e s'intorbidò pensando che quel rumore potesse giungere anche all'orecchio del figlio, però, indispettendosi che gli si avesse così poco riguardo, nè sapendo dissimulare il benchè minimo soprassalto di sdegno, attraversò di volo tutte le stanze, e portandosi improvvisamente dov'eran baroni, ufficiali e soldati, proruppe, quando meno era aspettato, in un violento rabbuffo che costrinse tutti quanti al più profondo silenzio.
« Almeno vivessi io tanto da vederla una volta! andava ripetendo l'infermo al cortese amico, che passava i giorni e le notti al suo fianco, studiandosi di consolarlo. Veder la contessa e poi morire, era il suo pensiero assiduo, incessante, e, diremo anzi, la sua agonìa.
Ciò che v'ha di meraviglioso nella vita dell'uomo è l'ordine incessante col quale si ripartono le ore in qualsiasi condizione si trovi l'anima sua. Si pranza, si lavora, si dorme dopo aver pianto, dopo aver desiderato d'esser sotterra, dopo d'aver creduto di non riposare mai più! tanto meglio! andiamo a pranzare.
Questo Pretore (giacchè il Talamanca-La Grua fu uno dei più rinomati Pretori di Palermo), agitato dal desiderio incessante di nobilitare la citt
In questo nell'insana, incessante, efferata persecuzione contro il pensiero, contro i menomi atti sospetti, contro le sostanze, contro la vita di quanti sono rei o creduti rei d'affetti al paese nel bastone fatto legge di mezza Italia nell'insolenza perenne di padroni stranieri nell'irritazione febbrile generata dai precetti e da uno spionaggio sfrontato negli odî educati dalle denunzie pagate nelle prepotenze consumate sotto l'egida d'un governo aborrito come il papale, da tirannucci subalterni, noti a ogni individuo delle nostre non vaste citt
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