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Aggiornato: 27 luglio 2025
Questo fatto diede origine ad altro processo, definito colla condanna a morte di due cittadini romani, Giulio Ajani e Pietro Luzzi, la qual pena fu poi commutata, in seguito alla intercessione di re Vittorio Emanuele, in quella dei lavori forzati a vita.
Da quel giorno, per una di quelle coincidenze, delle quali la superstizione è sempre pronta a giovarsi, il piccolo Giulio parve migliorare; quindi le visite alla balia si ripeterono ogni due settimane, poi tutte le domeniche, talora anche senza il permesso del dottore, meravigliato anch'egli di tale risveglio.
Benchè il parto fosse andato anche troppo bene, Bice penò a rimettersi. Uno sfinimento la teneva a letto, bianca ed inerte, coll'anima piena di una malinconia, che la vista stessa del suo bambino non bastava a vincere. Infatti il piccolo Giulio sembrava deperire tutti i giorni: la sua testina scura, con la pelle gi
E furono tentati poi altri estendimenti; minacciati i parti, ma non assaliti di fatto; tentati gli arabi e gli etiopi, ma fino al deserto solamente, ed ivi lasciati; assaliti bensí piú volte e fortemente i germani d'oltre Reno e Danubio, ma con successi vari dapprima, e lasciandovi finalmente l'ossa delle legioni di Varo, distrutte da un duce a cui ne rimase il nome generico di «guerriero», Heerman od Arminio . Piansene Augusto, ma non era un Giulio Cesare da andarvi e vincervi: mandovvi legati; e quella guerra trasmessa dall'uno all'altro de' suoi successori, non proseguita da niuno di essi, nemmeno forse da Traiano, coll'antica ostinatezza romana, quella guerra germanica occupa tutta l'etá che incominciamo, non finisce se non con lei, cioè coll'imperio occidentale.
Come furono fuori del paese, nella campagna opulenta di vigne e di gran ciciliano, Giulio Citrullo, soffermatosi per accender la pipa, sentenziò:
Questo s'intende da se, caro lei, perchè Roma fa parte del mondo... E per questo appunto io lo diceva... E vi pareggia a Cesare... A quale dei due, Reverendo, a Giulio o ad Ottaviano? Questo non ispiega bene la fama; ma io mi figuro a quello che fece tanti regali al popolo romano in vita e in morte. E sapete voi perchè egli poteva donare tanto? Eh! mi figuro perchè ne aveva...
A colezione combinarono per la prima domenica di andare dal piccolo Giulio. Fecero il viaggio in calesse con un bel sole; il dottore pareva allegro, ma la sua allegria cessò subito davanti al bambino. Non dite dunque niente? gli si volse Bice inquieta. Non c'entro più.... io me ne sarò andato da Bologna prima che lui ci venga.
Marcello Cervini, che sotto nome di Marcello II subentra a Giulio nella cattedra di San Pietro passa come ombra; lo celebrano buono; forse ei non deve questa reputazione se non al tempo breve, che soggiornò sopra la terra.
"Ah, il male di Giulio Spinelli!" Il caso è grave, dunque. Gravissimo sentenziò l'albino. Ella sa che la paralisi non si arresta. Ma ora è al principio. Al principio; ma su la natura del male non c'è più dubbio. L'ultima volta che fu qui, io l'udii parlare. Gi
Ma giudichi ora ciascuno quale eloquenza, qual filosofia, quali animi retrogradi dovessero esser questi; e qual regresso si fosse fatto, in somma, dalle varie ma tutte vive ed incalzanti parole d'un Catone, d'un Cicerone o d'un Giulio Cesare. Le arti, greche e purissime da principio, riempirono dapprima Roma, poi l'imperio. Augusto vantavasi di aver trovata Roma di mattoni, e lasciarla di marmi.
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