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Aggiornato: 31 maggio 2025
Giorgio avrebbe fatto senza volentieri di quell'invito; ma ne sorrideva con compiacenza; invece Prospero Anatolio confidava a tutti che quella colazione era per lui una gran seccatura, una gran noia, ma internamente ne era beato.
Ormai il principe e la principessa non si usavano più riguardi di sorta; appena aprivano bocca la parola amara correva loro alle labbra, e la lasciavano uscire senza ritegno. La sera essi ripartivano per Roma, e Giorgio e la cameriera, che li seguivano in un compartimento di prima classe, ridevano delle continue liti dei loro padroni.
Certo, ogni volta ch'ella incontrava Giorgio e leggeva il disprezzo ne' suoi occhi, era per la poveretta un urto violento che la spingeva più presto verso la fine; certo, notando come Giorgio cercava di allontanare Lalla da lei, e notando come diventava pallido e cupo quando vedeva sua moglie il suo amore, la sua donnina cara, idolatrata a darle un bacio od a farle una carezza, quasi temendo ne dovesse rimanere offeso l'ingenuo candore, certo Maria sentiva allora che quel suo amato era lui, lui stesso che la uccideva!... Era uno stato di cose che non poteva durare; era troppo penoso; e tutti e tre, ma per vie diverse, e non sapendo nulla l'uno dell'altro, pensavano ad un modo qualunque di poterne uscire.
Prima che giungesse la sera del giorno seguente, mi persuasi che, a rimediare all'offesa che le avevo fatta, ed al dispiacere che avevo dato a Giorgio, era necessario che passassi ancora quella sera con loro. Andai a vedere Fulvia nel suo camerino in teatro; Giorgio mi vi raggiunse, e tornammo all'Albergo Milano insieme.
L'agitazione di Gabriella, il tremito, che in quell'istante si sentiva nella sua voce cagionarono mille sospetti al conte di San Giorgio; gli pareva che ella mentisse; si chiedeva se per odio al fratello, o per timore di divider seco delle ricchezze, che forse sospettava vicine, ella non fosse sincera....
Il Procuratore fiscale, come se non fosse fatto suo, attendeva sempre a guardarsi le ugna; non così il cardinale Sforza, che sommesso diceva al San Giorgio: E' par che buone mosse abbia preso il barbero.
Giorgio era seccato, pareva sospettoso. Appena Lalla si metteva a discorrere col Vharè, egli diventava serio, stava attento, e subito, e non sempre con abbastanza disinvoltura, correva a mettersi in mezzo fra di loro. Lalla scorgendo quelle ansiet
Non capisco; pare che questa duchessa abbia in passato amato anch'ella Federico di Chiarofonte, a quanto ieri ne udii. Egli aveva narrato al conte di San Giorgio di quello abboccamento, aggiungendo che la sera istessa si sarebbe imbarcato per Rimini. Federico disperato, furente, indignato voleva partire con lui.
La stanza abitata da Giorgio era piccola, ma pulita ed allegra, ed egli con le sue abitudini di eleganza, l'aveva gi
Giorgio, parlando di Prospero, alzava le spalle chiamandolo clericale; e Prospero chiamava l'altro un repubblicano e faceva altrettanto. Erano rimasti molto tempo salutandosi appena, fatto abbastanza notevole in una citt
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