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Aggiornato: 16 giugno 2025


Iacoviello, figlio mio, io voglio ca te nzuri a gusto toio, pur che essa sia femmena onorata e te dia buona dote. GIACOMINO. Padre, troppo sarebbe cara l'onestá, se l'onestá di tutte le donne fossero come l'onestá d'Altilia mia.

No, non era più Giacomino: come si era mutato in quei tre mesi! Aveva perduto l'aspetto fanciullesco e l'umore allegro, aveva perduto quell'ingenua freschezza che rendeva simpatiche anche le sue mariuolerie.

TEDESCO. Duie ducate per le vine bevute, mez ducate per la stanza delle donne e mez altre per il buon pro vi fazze. LIMOFORO. Eccoli. ANTIFILO. Maestro, come dite che vi sieno state trabalzate le donne, se le trovate nel luogo dove le lasciaste? LIMOFORO. Non ci ha detto Lardone che Giacomino l'avea ricevute in casa sua, mettendo la sua casa in taberna?

GIACOMINO. Che cose ponno essere maggior di queste? CAPPIO. Che dormirete insieme questa notte. GIACOMINO. Eh, Cappio mio, parla presto, ché tu mi strangoli piú che non farebbe un cappio di manigoldo. CAPPIO. Per dirtela in breve, il pedante va in Roma, ed ha mandato Lardone innanzi, al Cerriglio, a preparargli l'albergo, ché vien con Lima ed Altilia.

Giacomino s'ará goduta Altilia, Cappio Lima, e s'averanno divorato tutto l'apparecchio, che io, che son stato il mezano del tutto, resto senza mangiare e senza dormire. O salsicce, come mi sète fuggite da bocca; o vini, dove sète abissati!

PSEUDONIMO. So ogni cosa tanto bene che lo potrei insegnare a voi, e occorrendo rispondere ad alcuna cosa che io non sappi, non sarò tanto goffo che non sappia risolvermi. GIACOMINO. Andiamo verso il Cerriglio, ché lo troveremo. Intanto io andrò rammentando l'istoria, i nomi e i segni delle persone.

GIACOCO. E nui facciamole na bona nzalata, no pignatto de foglie torzute, no sanguinaccio e na meuza zoffritta. PEDANTE. Or che siamo tutti alacri e ridibondi, chiaminsi i musici, e con sibili tonanti e con belle circumvoluzioni di choree s'onori questa copula matrimoniale. GIACOMINO. bene, chiamiamo suoni per i balli. GIACOCO. Basta no vottafuoco, na cètola, no calascione e no zucozuco.

LARDONE. Giá s'è dato fuoco alla mina; poco stará a scoppiare e far andar per l'aria l'inganno di Giacomino, se Cappio non rimediará con alcun'altra contramina. GIACOMINO. Tu sai, Pseudonimo mio, se mi son sempre affaticato ne' tuoi commandi; mai ne feci tanti che non mi fosse restato desiderio di farne de maggiori.

Giacomo aveva notato il gran mutamento avvenuto nei rapporti fra il babbo e la mamma; e credendo di aver indovinato, spiegava tutto a suo modo: il babbo aveva avuto il gran coraggio dei disperati, aveva messi i piedi al muro perché la cambiale fosse pagata e Giacomino non fosse imbarcato, tantoché la mamma aveva dovuto finire col baciar basso. La gran vittoria degli Italiani in Africa!

Sai le disse subito Giacomino oggi vado al Distretto per arruolarmi: sono gi

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