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Aggiornato: 14 ottobre 2025


Tutti e tre sedevano al solito tavolino, di faccia al ritratto del Rossini; bevevan la cioccolata, offerta dal Brinda, preparata da Ghita, e c'inzuppavano i gustosi biscottini, che manipolavano per il maestro le oblate di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, nella cui chiesa egli aveva suonato l'organo per tanti anni.

La lettera di monna Ghita ricordò a messer Dardano Acciaiuoli le sue prime apprensioni. Era stato il protettore di Spinello e il pronubo della giovine coppia, e intendeva benissimo come in un giorno di tristezza domestica, la moglie di Spinello dovesse ricorrere a lui col pensiero e invocare il suo patrocinio.

Monna Ghita accettava la sua sorte con una allegrezza raccolta, e vorrei quasi dire concentrata, di cui ella stessa non misurava la profondit

Orbene, eccovi nel caso; replicò l'Acciaiuoli. Monna Ghita non ha di veramente gentile che il viso. Alla sua persona mancano affatto quei contorni delicati che hanno, per esempio, le vostre Madonne, e che certamente ebbe la vostra povera morta. La figlia del Bastianelli cammina male, per giunta, ed anzi la dicono un po' zoppa. Chi potr

Spinello non era in casa, quando messer Dardano Acciaiuoli vi giunse. Ma il vecchio gentiluomo ne fu contento, poichè l'assenza del suo protetto gli dava agio d'intrattenersi con monna Ghita. Egli la trovò malinconica, ma rassegnata. La povera donna non aveva saputo nulla da nessuno, ma aveva indovinato ogni cosa.

Agli occhi del mondo, che non conosce il suo cuore, la mia Ghita è una povera ragazza, senza garbo, come senza sostanze. Troppo le manca di ciò che può far piacere una donna, specie ai pittori, che s'innamorano di veduta, anteponendo, com'è naturale, i pregi della persona a quelli del cuore.

I Bastianelli son brava gente, stimati per tutto il Borgo, e di monna Ghita si parla assai bene; perfino dalle donne, che è tutto dire! Voi siete solo, maestro. Io non potrò mica esser qui sempre, a tenervi compagnia! Povero Tuccio! mormorò Spinello. Io debbo esservi grato di tante cure amorevoli. Cure inutili, del resto; soggiunse egli, sospirando. A che serve la vita?

E lei? Povera Ghita! Mi ha inteso e mi ha perdonato. Vedete, Fiordalisa, il suo perdono mi pesa. Oh, se m'avesse odiato! Se mi avesse tradito! Credetelo pure, io l'avrei benedetta, anche prima che voi foste viva, mia bella e dolce fidanzata.

Parola Del Giorno

c’illuminer

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