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Aggiornato: 4 giugno 2025
47 Ma poi ch'a spese lor si furo accorti che male in ogni guisa era morire, sendo gi
Quel dinanzi: <<Or accorri, accorri, morte!>>. E l'altro, cui pareva tardar troppo, gridava: <<Lano, si` non furo accorte le gambe tue a le giostre dal Toppo!>>. E poi che forse li fallia la lena, di se' e d'un cespuglio fece un groppo. Di rietro a loro era la selva piena di nere cagne, bramose e correnti come veltri ch'uscisser di catena.
8 Alquanto malagevole ed aspretta per mezzo un bosco presero la via, che oltra che sassosa fosse e stretta, quasi su dritta alla collina gìa. Ma poi che furo ascesi in su la vetta, usciro in spaziosa prateria, dove il più bel palazzo e 'l più giocondo vider, che mai fosse veduto al mondo.
I signori del governo, per remediare alla commune ruina, strassinavano gli appestati su un carro dalle proprie case ad un lazzaretto a San Gennaro, poco lontano da Napoli, dove si governavano, e morendo si seppellivano in una grotta quivi appresso. Ritrovandosi impestato Limoforo suo padre e Cleria sua madre e Antifilo suo fratello, furo anch'essi come gli altri portati in quel loco.
Vennesi a l'arme, e con terribil core Travagliossi ciascun per sua salute: Ma, contrastando a barbaro furore, Non ebber peregrin pari virtute: Tratti furo i robusti a l'ultime ore, Nostre persone al ferro, indi vendute Ad un turco baron, nei cui servigi Molto sudammo ne i paesi frigi.
27 Per te son giti ed anderan sotterra tanti signori e cavallieri tanti, prima che sia finita questa guerra, che 'l mondo, ma più Italia ha messo in pianti; che s'io v'ho detto, il detto mio non erra, che ben fu il più crudele e il più di quanti mai furo al mondo ingegni empi e maligni, ch'imaginò sì abominosi ordigni.
36 Il duca Astolfo e la compagnia bella, che ragionando insieme si trovaro, in un momento armati furo e in sella, e verso il maggior grido in fretta andaro, di qua di l
Da l'altra parte il suo valor non finge, e mostra in fatti quel ch'in nome suona, quanto abbia nel giostrare e grazia ed arte, il figliuolo d'Amone, anzi di Marte. 46 Furo al segnar degli aspri colpi, pari, che si posero i ferri ambi alla testa: ma furo in arme ed in virtù dispari, che l'un via passa, e l'altro morto resta.
Solo i Marchi e i Mattei da San Michele hanno alcune cagion d'irritamento, ché fûro un dí molesti alle mie vele, ma dicono: Mea culpa e me ne pento. Spegner non posso piú le lor candele, che stan come memoria e monumento; ma giuro a Dio che, se al mio sen verranno, cordiali baci ed amicizia avranno.
Nè queste nostre man fien le primiere, Che tra' nemici sian vedute armate; Anzi presso ciascun, donne guerriere Furo famose a le stagioni andate; Veduta fu tra coraggiose schiere Magnanima reina in su l'Eufrate Andar fra' duri strepiti di Marte Ver Babilonia con le chiome sparte.
Parola Del Giorno
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