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Aggiornato: 1 giugno 2025
Spiegami, egli disse ridendo, il mistero della tua scomparsa. Ai funerali non ti ho visto: quando hai telegrafato, credevo in qualche intrigo; poi, quando sei ritornato, non ho saputo più che dire.
Ma improvvisamente si fece un gran silenzio. Garibaldi era morto, quelli erano i suoi funerali! Forse fu illusione, ma mi parve che tutti fossero impalliditi; certo tutti istintivamente si erano levato il cappello. Nessuna voce, nessun evviva osava rompere la solennit
In quanto al resto, alla quistione politica generale i più avveduti sanno e sentono che il socialismo non muore; che esso risorse più forte e più vigoroso in Francia all'indomani del trionfo di una reazione; risorse sempre dopo che se n'erano cantati i funerali. E risorger
Andrea apportò in camera qualche cibo per sua moglie, che essa respinse con ripugnanza; il marito lo sporse al cane, che voltò la testa da un’altra parte, rifiutandosi di mangiare. Le fantesche di casa andavano e venivano dalle stanze, sbalordite, dimenticando i soliti uffizi. Il maestro Zecchini fu pregato di occuparsi dei funerali.
Perchè nessuna notte ha seguitato il giorno, nè nessun giorno la notte, che tra il vagito dei nascenti non siasi inteso il pianto della morte, e dei funerali.
Dunque l'Italia è bagascia, vecchia, bevona, oziosa, senza occhi, senza bontá, corrotta e fetente. |Nei funerali del pittore Andrea Appiani celebrati nella chiesa della Passione il giorno 10 di novembre 1817| Questo cadavere intorno a cui ci raduna l'onor nazionale e l'entusiasmo dell'ammirazione, questo cadavere era Andrea Appiani pittore.
Egli camminava a fatica sotto il peso, il quale, a tutti gli alberi che incontrava, ne scoteva, urtandovi, uno scroscio di goccie di pioggia che prevenivano così quelle dell'acqua benedetta. L'uomo, ad ogni nuovo scrollo, usciva in una bestemmia. M'accorsi allora delle campane che suonavano pei funerali della povera Gina.
I dolori infierivano. Feci telegrafare a Modigliana l'accaduto e attesi fra gli spasimi che ritornasse qualcuno a raccontarmi dei funerali. Allora io stesso non credevo la cosa molto grave. La notte seguente non dormii. L'indomani verso sera venne a trovarmi un gruppo dei giovani che dovevo rappresentare.
Il salotto, una stanza fredda, con un forte tanfo di muffa, con pochi mobili diventati vecchi senza essere usati, non si era aperto se non per i grandi avvenimenti della famiglia; il matrimonio col signor Daniele, i funerali del signor Monghisoni, il giorno del battesimo dei figliuoli.
I matrimonii si fanno innanzi testimonii, e meno la lavatura, presso a poco colla stessa cerimonia dei funerali.
Parola Del Giorno
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