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Aggiornato: 1 giugno 2025
I servi del palazzo avevano lasciato fare i marinai, perchè sapevano che quella dama forestiera, di cui ignoravano il nome, si era suicidata. A Gabriella, per ordine del duca, erano stati fatti magnifici funerali, che a Marco sembrarono come un'amara derisione al passato della sventurata figlia del cavaliere dell'Isola.
La notizia della morte del principe d'Orange aveva sparso nel paese una costernazione immensa. Il suo corpo fu esposto per un mese sur un letto funebre, intorno al quale il popolo accorse a inginocchiarsi ed a piangere. I suoi funerali furon degni d'un re: v'intervennero gli Stati Generali delle Provincie unite, il Consiglio di Stato, gli Stati d'Olanda, i magistrati, i ministri della religione, i principi della casa di Nassau; dodici gentiluomini portavano la bara; quattro gran signori tenevano i cordoni del panno mortuario; seguiva il cavallo del principe, splendidamente bardato, condotto dal suo scudiero; e si vedeva, in mezzo al corteo dei conti e dei baroni, un giovane di diciott'anni, che doveva raccogliere la gloriosa eredit
Oh se le aveva!... Le disposizioni testamentarie non significano nulla.... È positivo che prima di morire egli fece una predica al figliuolo e gli pronosticò una catastrofe se non restringeva le spese. Bellissima! E poi lasciò tutti quei legati? Boria postuma. Contraddizioni umane. È vero chiedeva qualcheduno che i Geisenburg sono partiti su tutte le furie il giorno dopo i funerali? Verissimo.
I funerali erano stati imponenti per concorso di popolo, ma scarsi di oratori e quel che è peggio infelici. Il sindaco di Ravenna, del quale è inutile ricordare qui il nome, goffa figura di zoccolante diventato poi deputato, aveva quasi asfissiato il pubblico con un discorso dei più lunghi e dei più grevi.
L'Italia desta dai cannoni di Napoleone I, poi rialzata da uno strettone della sua mano terribile, sembrava rimorta con lui. Il suo ultimo poeta aveva conchiuso nel 5 Maggio l'inno a Napoleone colle supreme parole dei funerali. Nullameno l'Italia viveva ancora e intorno a lei l'Europa grandeggiava.
Il capitolo della cattedrale l'onorò di solenni funerali ed io gli feci collocare sulla tomba una lapide che ricorda il suo nome e le sue virtù; ma non potevo consolarmi di non esser giunto in tempo di chiudere gli occhi al mio benefattore, del quale conserverò fin che vivo la più grata ed affettuosa memoria.
Avevano accompagnato la salma del Ferraris, ma, colla teorica degli antichi Romani, dopo i funerali erano andati alle mense, e ciò si vedeva chiaramente dalle accese loro fisonomie, dal lor modo di muovere i passi.
Ai funerali accorse mezzo paese, senza dire di molti dei luoghi circonvicini. Fra questi ultimi si notavano i coniugi Esperti, colla loro bambina in braccio, la donataria dei due diamanti. Due versi soltanto furono recitati sulla tomba: forse farina del sacco dell'appena seppellito..... Ei nacque e visse colla morte in core, Visse e morì, per il suo grande amore!
Parola Del Giorno
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