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Aggiornato: 20 giugno 2025


Importava alla Giunta Suprema di parare a quell'urgente pericolo; laonde deliberava di mandare il Colonnello Roselli a combattere il brigantaggio ascolano; nello stesso tempo chiamava Garibaldi a Rieti, con l'incarico di guardare quel confine verso Napoli, e di concertarsi con Roselli per soffocare la nascente reazione; Garibaldi ubbidiva; e per Tolentino, Foligno, Spoleto, arrivato verso la fine di gennaio a Rieti, si accinse senz'altro all'opera; e, quantunque il mandato fosse arduo e richiedesse severe punizioni, tuttavia il temuto condottiero non lasciò in quei luoghi alcun ricordo di ferocia, alcuna traccia di sangue innocente.

Vi perse la gamba, e il piede destro Giuseppe Brambilla da Milano; forse adesso egli vive, e il cielo gli consenta anni quanti bastano per vedere che non espose invano le membra del suo corpo per la redenzione della Patria; altri altri premi ambiscano e gli ottengano; ai magnanimi davvero tanto basta, e ne avanza: suo fratello Emilio Brambilla felice ingegno con altra opera secondò la fortuna di Roma, amministrando la finanza; ora è morto: pianta di buon seme fu la famiglia Brambilla, e i buoni patriotti hanno a desiderare che sia perpetuata; in altri ricordi trovo notati, morto il capitano Baj per dolorosa ferita, che gli portò via di netto ambedue le gambe, tra i feriti meritano speciale menzione il Brusco genovese appartenente alla Cancelleria del Garibaldi, e certa Orsolina da Foligno scemata da scheggia di bomba del tallone destro.

Da Foligno si va in breve tempo a Trevi ed a Spello, che è situata sopra un'altura. Queste citt

Da Ascoli scendeva un esercito di volontari; un altro più numeroso e più indisciplinato si spandeva nelle vie che da Foligno mettono a Civita-Castellana, e di l

Foligno ha il doppio degli abitanti di Spoleto, ed è citt

E poi l'osteria di questo paese non è mica fatta come l'osteria degli altri paesi; mai no. Qui gli artefici principali convengono; qui il dottore fisico, e qui il cerusico; qui il dottore legale, e qui il notaio, che di faccia alla legge equivale al cerusico di faccia alla medicina; qui il nobile uomo, e qui talora io vidi far capolino anche il prete; perchè oltre al vino, in questa osteria danno a bere una cotale acqua tinta in nero, che per amichevole convenzione tra venditore e compratori è stabilito che non abbia a chiamarsi inchiostro, ma caffè; e le menti nate a speculare in politica vi trovano la Gazzetta di Firenze, e qualche volta il Giornale di Foligno di un mese, o tutto al più di quindici giorni indietro, per non istarcene male informati sopra le vicende del mondo. E neppure l'oste è fatto come l'oste degli altri paesi: in lui la etimologia del suo nome si trova in fallo: oste, dicono derivare dalla parola latina hostis, però che l'oste si comporti come da nemico contro i suoi avventori; ma questo mio oste, in primo luogo, non mescola mai acqua nel vino; in secondo luogo, non con voce, ma con lo esempio anima gli avventori a bere; primo all'assalto, ultimo alla ritirata, a modo dei re di Sparta, spesso ei si giace vittima del nobile ardimento, onde i conti si fanno il giorno di poi, e gli avventori gli danno ragione del bevuto, e pagano con probit

Nell'anno 1407 i due fratelli entrarono nell'ordine dei domenicani di Fiesole ed ivi vissero qualche tempo, sino a che la discordia papale non raggiunse anche questo. Guido, ossia Fra' Giovanni, come ormai era chiamato, peregrinò allora da Foligno a Cortona, ove dipinse molto secondo la maniera di Giotto, Spinello e Simone da Siena; e, dopo un'assenza di circa 4 anni, tornò a Fiesole.

Per recarsi da Spoleto a Foligno, bisogna attraversare la famosa valle del Clitunno, dov'è il piccolo e grazioso tempio di questo dio fluviale, tempio che non ha però più nulla a che vedere con quello descritto da Plinio; sorge vicino alla stazione postale detta Le Vene, presso la sorgente di una fonte più pura del cristallo.

In essa tutto è più o meno moderno; vi ho però trovato alcuni palazzi dello stile del Bramante. La cattedrale può dirsi moderna in seguito ai molti restauri; solo la facciata conserva il suo stile gotico, ed ha un antico portale. Altre chiese sono notevoli per i loro quadri; così San Nicolò, possiede un capolavoro della scuola di Foligno, un quadro di Nicolò Alunno, maestro del Perugino.

Parola Del Giorno

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