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Aggiornato: 9 giugno 2025
Ad un tratto il vecchio signore si alzò, andò a sedere accanto alla Carmela, le prese la mano che lei teneva abbandonata in grembo e le disse, come se continuasse il discorso di poco prima: L'amore, figliola mia, il buono, il vero, non si accontenta di quelle lunghe separazioni mute, senza una manifestazione, senza uno sfogo.
La cosa era tanto chiara che l'avrebbe capita un bambino. Ora il cugino poteva tenersi veramente per marito della figliola di mastro Cruciano. Vedete.... io stentavo a parlarvene.... gli disse infine. Codeste son cose rischiose, e.... Avete avuto torto: ancora non mi conoscete! Dunque.... Sì. Cercheremo.... Sì. E trovato.... Carogna chi se ne pente! Qua la mano! Qua! E si strinsero la mano.
Giovanni era stato esente dalla leva perchè era il primo ed io era vedova, diceva la vecchia; e pochi mesi dopo aveva preso moglie e se n'era andato a Dongo a lavorare nella fabbrica di ghisa. L'anno dopo dovette andare Michele alla leva; quello non c'era modo di salvarlo. Quando dovette partire, spogliai la casa di tutto quanto avevo. Quella poca tela messa da parte per la ragazza la vendetti; e poi gli diedi fin il mio anello nuziale, che lo vendesse a Milano per procurarsi qualche soldo. La mia figliola, poveretta, diceva: «Dategli tutto, mamma; accontentatelo, perchè sar
Per questo la Teresa rimaneva sola nella soffitta, ma la madre le teneva gli occhi sopra, e badava chi saliva e scendeva. Del resto, erano precauzioni superflue; la Teresa era una buona figliola, tranquilla, e la sua giornata era così occupata che non aveva tempo di badare ad altro che al suo lavoro. Dall'alba alla sera era sempre l
Non vorrei che si spargesse fama per Salerno che m'avete chiesto mia figlia: ché come in Salerno si parla una volta di nozze, dicono: Son fatte, son fatte! e poi se per qualche disgrazia non si accapassero, restasse la mia figliola oltraggiata nell'onore stimando esser rifiutata per alcun suo mancamento e mi toglieste quello che non potete piú restituirmi.
Oh quanta sará la mia allegrezza dimani, quando vedrò la mia figliola sposar da cosí degno cavaliero con tanta grandezza e concorso di nobili, e gionta a quell'eccelso grado che merita la sua bontade! Dubito che non passará mai questa notte ché veggia quell'alba, per lo gran desiderio che ho di vederla.
Bisognava pensare a mettere al sicuro quel poco che sarebbe rimasto a debito saldato, perchè quello era l’avere di Lena, di questa povera Lena così docile e riguardosa! Oh, se non avesse avuto quella figliola, essa avrebbe sostenuto senza pure un lamento, il rovescio; essa era avvezza alla miseria perchè, non arrossiva a confessarlo, era nata povera e cresciuta guadagnandosi il pane. Ed eccola raccontare la propria vita dal giorno che era entrata nella casa dei Lysbak. Chi era stato a levar Natale dall’ozio in cui viveva per metterlo al lavoro? Lo dicesse Natale lì presente, non era stata lei forse? E quando la vecchia, Dio abbia in pace l’anima sua, quando la vecchia predicava le economie, essa non le faceva eco forse? Non è vero Natale? Ma gi
La mamma, una grassona ancora appariscente che cuciva seduta vicino al lume, alzò la faccia e sorrise al futuro genero, e dette uno sguardo tenero alla figliola, contenta anch'essa che la sua Carmela fosse Fillari. Le due amiche guardavano a bocca aperta, ascoltando con grande aspettazione.
Si mangia bene, dal Sindaco. Patriota intelligente, forte, solenne, sessantenne. Faccia italiana con baffoni grigi, occhi neri. La sua bella figliola agile moretta occhi furbi vivacissimi collaborò col padre sindaco, per difendere il popolo, nutrirlo, incoraggiarlo. Dirigeva La casa, turlupinando i comandi austriaci. Dopo pranzo si gioca a tombola. La figlia si chiama Assunta Siega Riz. Mi racconta colla melodiosa verbosit
Almanaccava intorno a quel che gli avrebbe potuto dare un campicello a grano, che aveva preso a mezzeria quell'anno, tanto per cercare d'industriarsi ora che aveva un bimbo: e aveva sentito una voce fresca e argentina, e s'era voltato. Aveva riconosciuto Rosa, la figliola del su Cicco Ricovási.
Parola Del Giorno
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