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In una specie di bassura arenosa, tra due dune, Turlendana incontrò con la carogna di Barbar

Io viveva per lei.... Se fossi fuori, avrei a vendicarla.... Ma passeranno degli anni, prima che io mi sciolga da questa catena.... Allora, tu lo vedi, tu farai di me ciò che si fa di una carogna. Io non dimando che una cosa. Nessuna condizione! gridò Filippo interrompendo.

Gli parevano tutti pazzi, non poteva darsene pace: e spinto dalla tremerella che aveva addosso al solo pensarci, diceva una fitta d'ingiurie a stesso. Era un porco, uno schifoso, una carogna, la cosa più bassa e vile del mondo! Gli stava bene.... gli stava bene! Brr, gli venivano i bordoni solo a pensarci.

Quando Anna tornò su ’l luogo, trovò i calafati che tiravano per la coda la carogna, e cantavano un Requiem con false voci asinine.

SANTINA. Non è stata sará mai la piú infelice femina di me per esser maritata a tal uomo! Mira a chi ho data cosí bella dote e cosí grande intrata... GERASTO. Tanto grande che la metá mi soverchieria; me ci affogo dentro. SANTINA.... e bella e profumata,... GERASTO. Puzzulente piú d'una carogna. SANTINA.... senza quello che vi vien dietro, ché me l'hai guasto e consumato.

Quella carrozza era una cosa bella e rara, e in piazza, e si dovea vedella. Il cavalier, che da quella è schizzato, era quel Filinoro di Guascogna. Perché da un sol rozzon fosse tirato e dal staffiere, dirvi or mi bisogna. In una pozza se gli era affogato il caval terzo e rimasto carogna, ed era presso a Parigi un trar d'arco, donde non volle rimanersi al varco.

Non ti accostar tanto, ché tu m'amorbi. Ché non te lavi, che puti com'una carogna? MALFATTO. Non ho la rogna, no. Vedi? Son bianco. Guarda un po'. Te voglio bene io a te, veh! CECA. Ed io a te. Siamo d'accordo. MALFATTO. O lassamete, adunque, montare adosso. CECA. Come adosso, bestia? MALFATTO. , a cavallo; a questo modo. CECA. Fatt'in , poltrone! MALFATTO. Oh!

Strilla da lunge con la voce, ch'alza: La borsa, la mia borsa senza fallo. Rugger per rabbia, stracchezza e vergogna fece un trapasso e le disse: Carogna! andatevi a ripor tra le lenzuola; di vostre borse non è il tempo questo.

Alla forca, carogna, alla forca! Figlio di puttana! insolente ciarlone! Abbiamo meno paura di te, d'affogare. Garantisco io che non affogher

"Al lavoro!... Al lavoro!... A te, o pöeta, "La luce e il moto!... A te l'immenso dono "Di qualche centinajo di minuti!!..." Vecchia megera, sfinge imbellettata, Scialba carogna rizzata sui trampoli, Dal ghigno sterëotipo e dai mille Fronzoli in similoro,... ad altri narra Le tue storielle!... Un vecchio lupo io sono Che non d