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Aggiornato: 7 giugno 2025
Eccone un saggio: «Un capo degli Siù ha una bellissima figlia, la quale s'innamora un giorno del figlio del capo di una tribù nemica. «Una notte questo giovane rapisce la fanciulla, la porta in una caverna, si sposano.
Il diritto è il medesimo che appare sui grossi di Stefano Dusciano e d'Urosio suo figlio; offre cioè il santo patrono della comunit
Marta sollecita accese una lucerna a mano, e gli tenne dietro; la signora Maddalena rimase ritta un tantino in mezzo alla sala incerta se dovesse seguirlo, o star lì a far buon viso agli Alemanni, se venissero dentro. E siccome questo le parve il meglio, così accostatasi alla porta, si mise ad ascoltare, tremando che essi avessero intese le parole oltraggiose del figlio. I due, tornati mezzi avvinazzati dal banchetto del pievano, erano proprio sul piazzale, come Marta aveva detto; e davano ordini ai loro servitori, parlando imperiosi la loro favella. Essa in quei loro parlari non ci capiva nulla, ma spiegandoli a sè stessa alla sua maniera, gi
Il padre e il figlio, due valorosi campioni della indipendenza nazionale, riposano tranquillamente nel modesto cimitero del villaggio coll’unico onore che avevano ambito in compenso dei loro servigi, la presenza della bandiera nazionale sul loro sepolcro. Il notaio si recò alla villa Bonifazio per la lettura del testamento.
Quel tratto di paese, che dopo il 1100 formò il marchesato del Finaro, era compreso per lo innanzi nel marchesato di Savona, e facea parte del patrimonio di quel famoso Abramo, che la leggenda disse nato d'ignoti pellegrini e rapitore d'una figliuola di Ottone I, ma che la storia chiarisce figlio d'un conte Guglielmo, venuto di Francia, con trecento lance, in aiuto al marchese Guido di Spoleto.
Sigillo SULTAN HUSEIM Monarca universale figlio di Suleiman. Questa traduzione è del dragomanno Fortis; l'originale ed il sigillo, fotografati, stanno a pag. 1 e 55 della presente memoria. 1697, 15 marzo, in Pregadì. Al re di Persia.
FILASTORGO. Io vo' che impari esser figlio da chi veramente sa esser padre, vo' che sia essempio a tutti i figli del mondo, vo' piú tosto esser detto severo destruttor di figliuoli che padre che abbi consentito alle sue sceleraggini.
FILIGENIO. Vien qua, rispondimi a quanto ti domando. FORCA. Eccomi. FILIGENIO. Non hai tu tinto la faccia di carboni a mio figlio e vendutolo al ruffiano? poi tinta la faccia di carboni alla puttana, e l'hai fatta comprar da me, facendomi pregar da Alessandro?
Le sue figliuole!... La famiglia!... Quanto tesoro di affetti, di conforto!... E quanta fortezza d'animo nelle più fiere batoste!... Erano una razza gagliarda i Cantasirena!... Tutto per la patria! Da secoli!... Da padre in figlio! Per ciò gli splendori, le ricchezze erano state sacrificate, ma gli era rimasto inesauribile il patrimonio del cuore!
«E che giova scoprirmi? Premio di averi non attendo; il premio che desidero, il figlio di Federigo non sar
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