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Sultan Caidar Mirza, terzo figlio del principe, è di et

Sigillo SULTAN HUSEIM Monarca universale figlio di Suleiman. Questa traduzione è del dragomanno Fortis; l'originale ed il sigillo, fotografati, stanno a pag. 1 e 55 della presente memoria. 1697, 15 marzo, in Pregadì. Al re di Persia.

Erat unus solum qui nobis aliquantulum adversabatur, hic etiam sponte humiliatus ad nos venit, et largiti sumus ei dominium de Corassan, laudetur Deus, incessanter. Sultan Cassan Baicona est nomen istius domini Corassan. Restat nunc alius secundus Sultan Greciae sive Romaniae, qui inimicum facundus et magnus, presentim super Caramanos, quibus veteri et antiqua amicitia conjuncti sumus.

Il consiglio veramente è un solo nel quale non vi è altro presidente che esso re, con intervento di dodici sultani, uomini di esperienza e d'intelligenza nelle cose e governo di stato; sebbene questo numero è alternato da quei sultani che di tanto in tanto vengono alla corte, ed entrano tutti in consiglio ogni giorno, eccetto quando il re va al bagno e quando si taglia le unghie. L'ora del ridursi, l'estate, come lo inverno, è dalle ventidue ore in poi, e stanno ridotti secondo le materie che si trattano, fin tre, quattro, cinque, sei, e sette ore di notte. Siede il re sopra un divano non molto alto da terra, e dietro alle sue spalle siedono li figliuoli quando si trovano alla corte, alla quale ordinariamente interviene sultan Caidar Mirza, che è come luogotenente del re, si parte da esso. All'incontro della faccia di esso re, siedono li sultani consiglieri per et

Scriveva allora il senato al sultano : non aver avuto la veneta signorìa alcuna ingerenza in quei discorsi, che se pur fossero stati fatti erano di carattere meramente privato, alcuna notizia di que' nunzi... «Se questa po' è causa de romper una tanto longa amicizia lo lassemmo al savio parer del sultan. No giustifichemo cosa alcuna, solo dicemo la verit

Giunsi a Pazagan, terra dei Georgiani, nel qual loco vi era un gran moto, e si erano mezzo sollevati. Due giorni dappoi il sangiacco di Sasset sottoposto a sultan Selim mi fece chiamare e mi dimandò si sapeva in che parte l'esercito del re di Persia era per andare; io li dissi non sapere perocchè non veniva da Persia, ma dal proprio paese dei Georgiani.

Giunsero da Trebisonda sei galere armate per la guardia di quel loco, con ordine di sultan Selim di non si partire dal porto, ma guardar solamente la terra, perchè dubitava che detti Circassi non avessero cresciuto il numero di detti vascelli.