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Aggiornato: 6 giugno 2025


Certo!... esclamò Nora a sua volta. È così. Allora la signora Laner si rivolse a suo marito: La posta arriva a momenti: corri a ritirare tutti i giornali: fa presto. Pietro Laner sparì come un lampo. Dio, vi ringrazio! Dio, vi ringrazio! balbettava correndo. Era affannato da una paura strana, sciocca, irragionevole, quasi fantastica.

Vi piacerebbe meglio che fossi più fantastica?... più accessibile alle illusioni, più facile alle lusinghe... che cercassi l'uomo ideale?!... No, per carit

Dalla finestra di fianco al suo letto, Lucia stette a vedere le nuvole rosee che gettavano su 'l mare una luce fantastica, finchè, lentamente, il sole, sfolgorante, grandioso, illuminò maestosamente il mare, i monti, in distanza; ogni cosa. Lucia si alzò; si vestì e pensò che l'Autore di tanto cose sublimi, non avrebbe potuto permettere che nel suo cuore fosse spenta ogni luce di speranza.

Attraverso il fogliame del castagneto filtra una luce verde, fantastica, da féerie; par di nuotare in mezzo allo smeraldo fluido.... Il 20 maggio!... Era de maggio e te cadeano 'nzino A schiocche a schiocche le cerase rosse.... Le rosse, le dolci, le fresche ciriegie erano le sue labbra....

Addio, fantastica! Cesare disse, stringendo quella mano, la quale gi

Ho capito; canterò a capriccio, disse risoluta la fanciulla, improvviserò: andiamo nel mio gabinetto al piano-forte. E, spiccato un salto, penetrò nella stanza favorita e, assisasi innanzi all'istrumento, preludiò una musica fantastica, tutta di sua idea, oltremodo appassionata, a cui unì con voce angelica le appresso parole.

«Oh, che scena; che terribile scena! S'intese sul tavolato il rumore di un passo, che fece voltare tutta quella piccola folla, e il conte di Bauern, come un'apparizione fantastica, si avanzò verso il Vialli. Nessuno si mosse; io non avevo fiato da respirare.

La sera delle nozze, Villa Elsa, vista dal Muraglione di Settefonti, sembrava una cosa fantastica, con tutti quei lampioncini giapponesi pendenti da albero ad albero, con la banda che suonava nel piazzale, coi fuochi d'artifizio incendiati su la collina perchè la popolazione di Settefonti potesse goderli meglio.

Questa rappresentazione fantastica si arricchiva di continuo, si faceva più complessa, simulava la realit

Vestita com'era, la Teresa si buttò sul letto, chiuse gli occhi, intrecciò le braccia sul seno, aspettando.... Ancora non soffriva.... Oh se si fosse potuta addormentare, addormentare per non svegliarsi!... Ma in breve l'assalse un'inquietudine, una smania febbrile che la costrinse prima a mettersi a sedere, poi a scender dal letto. Aveva la testa in fiamme, il respiro difficile; aveva vertigini, e nausee e sforzi di vomito, contro i quali reagiva vigorosamente, sentendo che il vomito avrebbe distrutta o attenuata l'azione del veleno. Le sue pupille offuscate avevano perduto la netta visione degli oggetti; il pavimento, la vólta, le suppellettili le giravano intorno in ridda fantastica, la fiamma della candela si sminuzzava in cento punti luminosi vagolanti per la stanza. Non poteva giacere e non poteva reggersi in piedi senz'appoggi; errava qua e l

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prorruppe

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