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Aggiornato: 6 maggio 2025
Al nostro giovinotto tremavano un poco le gambe. Avvicinarsi alla donna che aveva amata fino a quel giorno da lontano, e chiusa nella sua nube diafana come una dea pagana, esserle poi presentato dal marito, erano in verit
Ed infatti il Polverari, che addossato ad un albero pareva assistere con molto diletto alla sfilata degli arrivanti lungo lo stradone, appena la carrozza dei Sant'Angelo si fu arrestata, mosse loro incontro salutando. Il professore, sceso per il primo, ricambiò il saluto affettuosamente, poi il conte con molto garbo porse la mano alla signora per esserle d'aiuto.
Il professore salutò Maria e fece una carezza a Mario che gli era vicino, mentre gli altri ragazzi avevano fatto circolo intorno al cane. Ho inteso parlare di lei, disse Maria, e speravo proprio incontrarla, anche perchè desidererei un favore. Dica pure, se posso esserle utile....
È una dichiarazione od è uno scherzo? pensava il marchese fra sè. Mah! chi può capire le donne?... Perchè mai vorrebbe ch'io le facessi la corte?... Amarmi?... lei? Sentire simpatia per me, che devo esserle stato dipinto da suo marito col pennello di Bosch, il pittore dei mostri?... Eh! questa intanto potrebbe essere anche una buona ragione... Poi è una donnina di talento e chiss
Era come un lavacro, come una redenzione. L'errore antico doveva esserle rimesso in nome di Colui che difese l'adultera. Si era confessata, infatti, ed era stata assolta, poichè il celebrante, dopo avere recitato il Libera, dopo avere portato il calice alle labbra per bere un sorso del vino mistico, si accingeva a comunicarla.
Ma una sera, per far dispetto a certe amiche che avevano detto esserle impossibile l'abito scollacciato, venne al teatro con un abito scollato di raso rosso, quasi senza maniche, con un'audacia tranquilla ed irresistibile. L'abito era corruscante, il busto splendido. Nessuno osò dire nulla, poichè tutti sapevano che la principessa era profondamente virtuosa.
Il Ferpierre cominciava ora a comprendere. Volete dire che non per amor vostro egli trascurava di lavorare al trionfo della causa, ma per la contessa? Sì. Perchè stava allora a Zurigo, vicino a voi, e non con lei? Perchè sapeva di esserle odioso, ma voleva parlare con qualcuno di lei. E ne parlava con voi? Sì. Gi
Mia madre mi rivolse un'occhiata supplicante, allorchè, rientrati in casa, le dissi: Lasciami qualche ora solo con lei! Sentendomi parlare di Fausta come di persona ancora viva, ella esitò un istante, temendo forse per la mia ragione; la indifferenza dei giorni scorsi doveva esserle parsa uno sforzo per ingannarla intorno al vero stato dell'animo mio.
Verso sera, Bianca e Dupont accompagnarono Emilia alla casa di Voisin; nell'avvicinarsene, provò una specie di piacere misto ad amarezza. Il tempo aveva calmato il suo dolore, ma la perdita fatta non poteva cessare di esserle sensibile; si abbandonò con dolce tristezza alle memorie che le rammentava quel luogo.
Sin dalle prime esitanti parole da lui dette alla bellissima signora, egli aveva capito, dal contegno di lei, di non esserle indifferente... Anzi! Anzi! E questo lo aveva molto incoraggiato ad insistere. Oh, il suo bel sogno doveva avverarsi intero! Egli doveva provare, nella realt
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