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Aggiornato: 13 giugno 2025


In quel senno che sembra follia, Ed è stimolo a somme virtudi, Che qual ombra fugò idolatria, Che fra tutti i nemici preval! Confidite: ego vici mundum!

Ed elli a me: <<Perche' i nostri diretri rivolga il cielo a se', saprai; ma prima scias quod ego fui successor Petri. Intra Siiestri e Chiaveri s'adima una fiumana bella, e del suo nome lo titol del mio sangue fa sua cima. Un mese e` poco piu` prova' io come pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, che piuma sembran tutte l'altre some.

Atanasio ed Ario soffiavano nel foco, ed il Quos ego dell’imperatore non valse ad acquetare l’atmosfera. ¹⁷⁰ Socrate, 13.

PRUDENZIO. Chi impulsa l'hostio? LUZIO. Ego sum, domine. PRUDENZIO. Bene veniat. Oh! Magnifico misser Antonio, fate introire il nostro discipulo. MALFATTO. Vedi che t'ho ditto lo vero? LUZIO. Oh! tu sei el buon figliolo! Ma sta' cheto, de grazia. MALFATTO. Voglio parlare per dispetto tuo, voglio parlare; misser , che voglio parlare. Vedi !

ANTIFILO. Sète qui voi, o mio caro maestro? PEDANTE. Ille ego, qui quondam...

Ciò che rese celebre e caratteristico questo periodo furono la organizzazione della polizia, la sua opera e i criterî adottati dal generale Medici e dal suo alter ego il questore Albanese per il ristabilimento dell'ordine e della giustizia.

Non fuit in mundo giottonior alter, et ipsum rex ego sustineam? patiar? fruiturque ribaldus sic bontate mea? quid non pro pace meorum cittadinorum tolero, postquam improbus iste urbis in excidium, novus ut Catilina, pependit? Nostra illum patres patientia longa ribaldum fecit, ut in ladris non sit ladronior alter. «Nam segnes natos facit indulgentia patris». B.

In hac die novembris XXIX, anno a nativitate Domini MCLXIII, ego Gualbertus episcopus veni ad hanc turrim quae dicitur nigromantis in Arce mala et diabolum adjuravi qui eam inhabitat. Et mihi respondit ille, se dæmonem, famulunque comitis Hugonis de Arce mala fuisse, et sibi nomen Aporèma.

Occidit dum diligit, ingens struxit Amor tumulum, sed prius ille necem. Mole brevi brevis ipsa tegor mustella, gementis delitiae nuper, nunc lacrymae domini. O ego quantum egi! extinxisse Galanthida dudum credideram lethaeisque immersisse sub undis, dum terris prohibere paro, coelum occupat audax et vatum celebri late iam carmine vivet.

Fratello Prospero, svegliatevi; brucia il convento. Chi dorme non piglia pesci. Chi veglia alla luna e dorme al sole, non acquista roba, onore. Il padre Prospero finalmente si scosse. Amici, disse egli, aprendo gli occhi e richiudendoli subito, ego dormio, sed cor meum vigilat. Ah , un bel vegliare che fa! Sicuro, fa il chilo; rispose padre Prospero, tentando di rimettersi a dormire.

Parola Del Giorno

fuligginosa

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