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Nel resto, continua esaltazione etc. Commemoriale XXIX. 1649, 28 marzo.

P. 303 similglioni. P. 303 Channi, e. L. Giovanni, deve correggersi: giovane. Comincia il XXIX Capitolo La molta gente e le diverse piaghe Avien le luci mie si 'nebriate, Che dello stare a pianger eran vaghe

Ma Gregorio da lui poi si divise; onde, si` tosto come li occhi aperse in questo ciel, di se' medesmo rise. E se tanto secreto ver proferse mortale in terra, non voglio ch'ammiri; che' chi 'l vide qua su` gliel discoperse con altro assai del ver di questi giri>>. Paradiso: Canto XXIX Quando ambedue li figli di Latona, coperti del Montone e de la Libra, fanno de l'orizzonte insieme zona,

Io mi rivolsi 'n dietro allora tutto a' miei poeti, e vidi che con riso udito avean l'ultimo costrutto; poi a la bella donna torna' il viso. Purgatorio: Canto XXIX Cantando come donna innamorata, continuo` col fin di sue parole: 'Beati quorum tecta sunt peccata!. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole,

Ma Gregorio da lui poi si divise; onde, tosto come li occhi aperse in questo ciel, di medesmo rise. E se tanto secreto ver proferse mortale in terra, non voglio ch’ammiri: ché chi ’l vide qua gliel discoperse con altro assai del ver di questi giri». Paradiso · Canto XXIX Quando ambedue li figli di Latona, coperti del Montone e de la Libra, fanno de l’orizzonte insieme zona,

Affretta i passi, e de le ciglia il lume Affisa de lo scudo entro l'acciaro, E vede ivi dipinto arder le piume L'augel, c'ha ne la morte il suo riparo; Allor, come gli amanti han per costume Fu gelo, ed i suoi spirti in fiamma andaro; Fermossi, e poscia di se stesso in bando Rapido in verso lei mosse gridando: XXIX O tanto amata, o del mio cor desire, E qual ventura or mi ti fa presente?

Sono pur da leggere queste parole della canzone XXIX. tra le morali scritta ad Jacopo Doria: Forza d'alta belt

XXIX. Allo stesso Quel che 'l mondo d'invidia empie e di duolo, quel che sol di virtute è ricco e adorno, quel che col suo splendor un lieto giorno chiaro ne mostra a l'uno e all'altro polo: quel sete Varchi voi, quel voi che solo, fate col valor vostro oltraggio e scorno a i più lontan, non ch'ai vicin d'intorno; ond'io v'ammiro, riverisco e colo.

E, quanto alla seconda vostra proposta, dico che intorno ciò basterebbono le ragioni dall'autore nel capitolo XXIX descritte.

Io feci il padre e 'l figlio in se' ribelli: Achitofel non fe' piu` d'Absalone e di David coi malvagi punzelli. Perch'io parti' cosi` giunte persone, partito porto il mio cerebro, lasso!, dal suo principio ch'e` in questo troncone. Cosi` s'osserva in me lo contrapasso>>. Inferno: Canto XXIX La molta gente e le diverse piaghe avean le luci mie si` inebriate, che de lo stare a piangere eran vaghe.