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Aggiornato: 20 giugno 2025
Ch'egli sentendosi scoperto, non sapendo prendere mia decisione, dubitando quasi persino dell'amore, si decida a partire, a ritornare alla vita di prima non più suscettibile di alcuna passione, tranne estetica sebbene col cuore ripieno di un ricordo soave, triste, puro, che nulla può cancellare?
La madre che lo teneva abbracciato, standogli tanto in sul cuore che non uscisse al campo, e ancora dubitando, dopo qualche momento: E così, gli domandò, possiamo sperare che tu ci esaudisca? vorrai tu finalmente rimandar consolate me e quella fanciulla infelice? Il giovane si scosse, fece un volto compunto: l'impeto di una passione inestimabile gli mise le parole sulle labbra.
AMASIO. Sappiate, Lidia, dolcissima anima mia, che voi sempre foste la piú dolce fiamma del mio core; ma l'ho sempre con simulata rigidezza cosí ben finto che voi non ve ne siate giamai accorta, dubitando che il vostro amor non fusse stabile e solido ma capriccioso e convenevole all'etá d'una fanciulla come sète, e che tra poco avreste voi mutato cervello.
io cominciai, come colui che brama, dubitando, consiglio da persona che vede e vuol dirittamente e ama: «Ben veggio, padre mio, sì come sprona lo tempo verso me, per colpo darmi tal, ch’è più grave a chi più s’abbandona; per che di provedenza è buon ch’io m’armi, sì che, se loco m’è tolto più caro, io non perdessi li altri per miei carmi.
TRASIMACO. Riniego Marte, se non t'ammazzo; ché ti son gito cercando per tutte l'ostarie, dubitando che non fossi restato in pegno, per riscattarti. GULONE. M'hai interrotto un discorso che facea contro la natura. TRASIMACO. La natura fu sempre tua nemica, e sempre le fosti contrario. GULONE. Come uomo di poco spirito, non posso penetrar nella grandezza e magnificenza sua, né toccarne il fondo.
Provai tale un'impressione di tutto il suo corpo sul mio, tale una vertigine di piacere, che dovetti ricordarmi il proposito di non fare un'invasione da barbaro, per resistere all'agitazione di prender Lidia e portarla sul letto e spogliarla io. Non dubitando del cimento al quale mi sottoponeva, Lidia rispose a un tratto al mio bacio e mi circondò delle braccia il collo.
io cominciai, come colui che brama, dubitando, consiglio da persona che vede e vuol dirittamente e ama: <<Ben veggio, padre mio, si` come sprona lo tempo verso me, per colpo darmi tal, ch'e` piu` grave a chi piu` s'abbandona; per che di provedenza e` buon ch'io m'armi, si` che, se loco m'e` tolto piu` caro, io non perdessi li altri per miei carmi.
O soprana bontá, quanti sono i favori che oggi tu mi concedi! dolevami di aver una femina, poi di averla perduta; or ho una figlia e un nipote di lei. Mi par mille anni di riveder l'una e l'altro, ché, dubitando di non averla a veder in eterno, sto con uno accesissimo desiderio di rivederla. DULONE. Ascoltate tutta l'ambasciata. ARREOTIMO. Non posso ascoltare, vieni ché me la dirai poi dentro.
Si ricomponga, signora egli disse, sedendole accanto. Desidera prender qualche cosa? Dell'acqua? Del marsala? Ella fece segno che non aveva bisogno di nulla. E gli chiese: Vous parlez français? Il dottore rispose di sì, pur dubitando, nonostante il correttissimo accento, ch'ella si servisse d'una lingua non sua.
ARREOTIMO. Sono tra il vivo e il morto: onde s'i' fussi dimandato qual fussi o morto o vivo, non saprei che rispondergli, cosí ho l'animo turbato tra il timore e la speranza, dubitando che Erasto non s'incontri con Cintia e non s'ammazzino insieme! L'ho attesa a casa e non è ancor venuta, né la balia che è gita in cerca di lei ha potuto trovarla.
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