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Aggiornato: 1 novembre 2025
Ma infine, vedendo che il suo servente non accennava a finire, si mise a ridere, mettendo in mostra due file di denti che erano tante perline.
Brunello era intontito; batteva i denti, tremava da capo a piedi, sgocciolava tutto. Una grossa donna, che conduceva l'osteria, spogliò il fanciullo e lo mise a letto, ma qualche ora più tardi una fortissima febbre lo colse. Delirava. Seduto accanto al letto, spiando nel volto congestionato di suo figlio il progredire del male, il conte stava assorto e dubbioso.
In la palude va c’ha nome Stige questo tristo ruscel, quand’ è disceso al piè de le maligne piagge grige. E io, che di mirare stava inteso, vidi genti fangose in quel pantano, ignude tutte, con sembiante offeso. Queste si percotean non pur con mano, ma con la testa e col petto e coi piedi, troncandosi co’ denti a brano a brano.
Alzatosi di scatto, il giovane cominciò a passeggiar per la biblioteca intorno alla tavola rettangolare, a capo basso, con le mani nelle tasche dei calzoni. Poi subitamente proruppe: Com'è bella! Com'è ancora lei, fresca, giovane, pura!... Ho capito! pensò il Salapolli. Si tratta della sorella! E borbottò tra i denti: Povero signor Barbano!
La famiglia di Risa e gli aderenti, quella di Chiaramonte e di Mongrana, che aveano innumerabili parenti, suonan sopra al marchese una campana, che lo faceva digrignar i denti, arrabbiar, dormir poco e aver mattana; e sopra tutti gridava Rinaldo: Io vo' ridotto al verde quel ribaldo!
Non v'era dunque speranza; gli ultimi danari che la contessa Clara Dolores sgretolava sotto i denti ancora bianchissimi, eran veramente gli ultimi. Bruno lo sapeva e rimaneva indifferente. Si può sapere, caro conte, disse il professore Salapolli, come vanno i suoi studii? Lo vedi, rispose Bruno. Non ho trovato ancora l'ubi consistam.
Oh si figuri, rispose coi denti alquanto stretti l'interrogato. È dal suo punto di vista.... Mi pare che, poichè la legge le d
Tanto meglio! susurrò colui fra' denti. La madre è una povera bizzocca, la quale non vive che per un suo beniamino, da lei mandato a prete fuor di casa; la figliuola, per dirla, è una vera bellezzina; e quanto al giovine che avete visto in casa mia, ne potete giudicar meglio di me. Sì, sì, costui è il solo che non mi va per il verso e che potrebbe farmi qualche mal giuoco.
Il carbonaro accettò la sedia, e poi guardò fisso negli occhi il giovanetto, come se volesse iscrutare la causa che lo muoveva a mostrarsi, fra tanti villani, cortese, e non potè distinguervi altro che naturale benevolenza; avvegnadio i clienti costumassero rado donare, o, se donavano, altri denti stavano apparecchiati ad azzannare: sicchè il giovanetto faceva quel buono ufficio come il povero usa col povero, senza speranza, ma con carit
Messere Antonello, mio padrone, dice che il Borgo, senz'altri aiuti di vettovaglie, può tener fermo ancora sei mesi. Sì, sì, dagli retta! Noi ci abbiamo intorno a ciò ben altri ragguagli. Ma basti; tu hai fame e sete, tu; ed io, vedi, quantunque da noi si abbia avuto cura di asciolvere, la fame l'ho ancora sui denti e la sete l'ho sempre. Gli è un vizio che m'hanno lasciato i vaiuoli.
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